Strama: “Aspettiamo Chivu e Stankovic. Mercato? A gennaio valuteremo, ci manca…”

E’ uno Stramaccioni abbastanza soddisfatto quello che si è presentato in conferenza stampa al termine dell’importantissima vittoria ottenuta contro il Palermo dell’ex Gasperini. E, come sempre, sono tanti i temi interessanti toccati dall’allenatore nerazzurro. Ecco le sue dichiarazioni, in versione integrale…

In generale oggi che cosa ti ha soddisfatto di più rispetto alle ultime partite giocate e perché hai effettuato quei cambi a centrocampo?

“Quando il Palermo si abbassava al limite della sua area difendendo con cinque difensori e due centrocampisti schiacciati, c’erano pochissimi spazi nella zona centrale. Diego (Milito, ndr) non stava bene e anche Rodrigo (Palacio, ndr) non era al 100 % e ci stavamo appiattendo sempre di più vicino alla porta e quindi avevamo meno palleggio. In quel momento ho tolto un attaccante per avere un giocatore, che ha comunque delle caratteristiche offensive come Guarin, che potesse darci uno scarico in più lontano dai 16 metri, permettendoci di avere superiorità. Non è un caso che anche i difensori centrali siano arrivati a supporto dell’azione e dalla parte di Guarin, Nagatomo e Ranocchia sia arrivato il gol. Questa è una delle cose che è andata bene, l’altra è che questa è stata la partita in casa in cui abbiamo subito meno. Questo, in un momento non brillantissimo come il nostro, è un grande segnale perché l’Inter, pur cercando di attaccare per tutta la partita, a volte meno bene e a volte meglio, è rimasta equilibrata”.

I crampi finali di Coutinho?

“L’ultima partita di 90 minuti l’ha giocata in Brasile (sorride, ndr). Ha corso tantissimo, gli avevo chiesto di abbassarsi tanto per darci qualità in mezzo al campo, è un ragazzo generoso e un patrimonio importantissimo per noi”.

L’Inter ha fatto un passo avanti rispetto a Parma, soprattutto nel secondo tempo quando la squadra era apparsa troppo stanca. Oggi invece c’è stata più continuità, soprattutto dopo i cambi…

“Paradossalmente le occasioni più pulite le abbiamo costruite nel primo tempo, però la continuità dell’incessante manovra, con il Palermo chiuso nella sua area, è arrivata nella ripresa”.

Ti basta quest’Inter per la prossima settimana contro il Napoli?

“Sicuramente sarà una partita diversa, una partita in cui il Napoli non farà calcoli e verrà a giocarsi il suo match, però adesso non sono in condizione di parlare di questo perché ci sono troppe variabili, come la condizione fisica di diversi giocatori e l’impegno di giovedì. E’ un periodo intenso, non riesco a fare previsioni sincere per domenica”.

Che spiegazioni dai a questo calo di condizione?

“Siamo la squadra italiana che ha giocato più partite, questo è un dato oggettivo. Nella prima parte della stagione sono riuscito a dare ricambio con più regolarità ai miei calciatori. Con Atalanta e Cagliari ci sono mancati sei, sette, otto elementi che ci hanno causato un sovraccarico di utilizzo di alcuni giocatori, in più abbiamo avuto moltissimi problemi fisici. Poi mi sembra normale che nel campionato italiano ci possano essere dei momenti in cui una squadra è più brillante e altri meno. E’ intelligente dirlo, lavorarci e saperlo. In questo momento l’Inter ha prodotto la prestazione migliore che poteva, con continuità nel fare la partita non rischiando mai”.

Dopo la mini serie negativa di tre partite, quali sono i segnali positivi che hai visto oggi?

“Il primo segnale è la costanza con cui tutti i calciatori che ho impiegato hanno cercato fino all’ultimo il risultato. A Parma, per la prima volta, ho visto negli ultimi dieci minuti un calo psicologico. Oggi la squadra mi ha dato una risposta perché ha cercato dal primo all’ultimo minuto la vittoria. Questo per un allenatore è importantissimo. Il secondo segnale positivo è l’equilibrio. Abbiamo deciso di affrontare il Palermo uomo contro uomo, dove spesso dietro stavamo tre contro tre; questo è un segnale di grande forza mentale, soprattutto in un momento in cui vieni da un punto in tre partite. Sono tutte risposte importanti. Non credo che esista una squadra che fa tutta la stagione al top, ci sono i momenti, il nostro è così, va gestito con intelligenza. I ragazzi mi hanno dato una risposta di grande compattezza e voglia di vincere”.

Il fatto che sia diminuita la pericolosità in avanti è legato all’assenza di Cassano e a un Milito che non è al 100%?

“Noi abbiamo delle caratteristiche ben precise, il nostro gioco è finalizzato a mettere i nostri attaccanti nelle condizioni di poter offendere, perché gli altri componenti dell’organico non hanno tanti gol nelle gambe, hanno altre caratteristiche, quindi quando hai fuori determinati giocatori è normale che lo paghi. Devo ringraziare Milito, un altro giocatore oggi non ci sarebbe stato, Diego ci è voluto essere. Lui in questa squadra non ha la fascia al braccio ma è uno dei capitani, è uno che non molla mai. Lo stesso Rodrigo sta giocando continuamente ed è normale che sia meno brillante”.

Si sta facendo sentire la mancanza di Mudingayi, e in che condizioni è Mariga?

“Gaby è un giocatore che completa il reparto perché ha caratteristiche diverse dagli altri, e lo abbiamo voluto con forza. Per quel che riguarda Mariga, volevo che rientrasse perché ci servirà. Con Budan in campo, lui mettendosi in posizione centrale ha impedito che fosse pericoloso. Poi è chiaro che dovrà acquisire ancora minuti”.

Pronti ad intervenire nel mercato di gennaio?

“L’unico ruolo dove non c’è cambio è quello di punta centrale. Ma dopo che sono sfumati gli obiettivi abbiamo preferito restare così, ora vedremo”.

Per quanto riguarda un nuovo difensore centrale?

“Dipende da Chivu, io sono fiducioso per lui. E’ importante per l’Inter, ho chiesto con forza la sua permanenza”.

Chivu e Stankovic disponibili già prima della sosta natalizia?

“Ci andrei cauto per un motivo semplice: vengono da due infortuni particolari e non voglio rischiare. Credo che Cristian stia meglio, però non facciamo nessuna previsione. Stanno lavorando sodo, li aspettiamo”.

I prossimi due match si prospettano alquanto impegnativi per l’Inter, Napoli e Lazio sono due avversarie in un grande momento di forma…

“Sono due partite molto importanti. Ragioniamo gara per gara, finora negli scontri diretti abbiamo fatto bene. Oggi il Napoli è il club che ha più continuità di risultati”.

Per domenica non ci sarà Samuel, squalificato, ma ritorna Cassano…

“Una brutta e una buona notizia; Antonio dà buone soluzioni, ma Walter detta i tempi della difesa ed è una perdita pesante. Però avremmo potuto perderlo per la partita con la Lazio. Quindi non cambia molto…”.

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