Gracias Garcia! L’Inter non brilla ma porta a casa i tre punti

Quella scesa in campo oggi contro il Palermo è stata la solita Inter degli ultimi risultati negativi: con i ben noti problemi di equilibrio, la difficoltà a sviluppare gioco con continuità nel corso della gara, la mancanza di un profeta a indicare la via del gol (ancora assenti Sneijder e Cassano). Una novità rispetto alle partite contro Parma, Rubin e Atalanta però c’è stata. Si tratta di quel pizzico di fortuna che può far girare la giornata a tuo favore anche quando, diciamolo, non hai fatto molto per meritartelo.

Questo pomeriggio la fortuna aveva il nome (e il piede soprattutto) di Santiago Garcia, centrale sinistro della difesa a tre palermitana, che al 74’ ha regalato all’Inter la gioia del gol infilando il proprio portiere nel tentativo di respingere un cross insidioso di Ranocchia. Il momento, o l’atto, che ha deciso il match è stato questo, nient’altro.

All’inizio la partita è stata molto spezzettata, con entrambe le squadre che cercavano di pressare alto i portatori di palla avversari e di interrompere la costruzione dell’azione. Questo, a causa della mancanza di un vero regista in casa nerazzurra, ha dato molto fastidio a Gargano e Cambiasso, costretti spesso a ricominciare l’azione da dietro per paura di innescare il contropiede degli avversari.

Il ritmo altissimo imposto dai siciliani ha portato a continui ribaltamenti di fronte. E’ stata però l’Inter a rendersi più pericolosa: al 12’ con Milito, liberato in profondità da Gargano, e subito dopo, su calcio d’angolo, con Samuel. In particolare è dal 30’ che i nerazzurri intensificano gli attacchi mettendo alle corde il Palermo. E’ sempre Milito, apparso in migliori condizioni dopo le ultime apparizioni incolori, a spaventare Ujkani con un tiro a giro sul secondo palo (30’). Poco dopo Cambiasso conclude da fuori ma il tiro è ancora centrale (32’). Verso il quarantesimo ancora Milito e Palacio vanno vicini al gol, ma i difensori del Palermo non ci stanno e riescono a respingere in qualche modo.

Nella ripresa l’Inter tiene da subito meglio il campo, seppure con alcune amnesie, mentre il Palermo mostra di avere meno energie per pressare i nerazzurri fin dalla loro metacampo. Gli effetti si vedono subito: prima Coutinho e poi Ranocchia riescono a ricever palla al centro dell’area, ma entrambe le loro conclusioni finiscono alte sopra la traversa. “Ci vuole qualcuno che entri e spacchi la partita” pensano i tifosi e Strama li accontenta: fuori Milito (forse non al meglio dopo lo stop di venerdì) e il capitano, dentro Guarin e Nagatomo.

L’iniezione di corsa e grinta dà subito i suoi frutti: il Guaro e il giapponese dialogano con frequenza sulla fascia mettendo in difficoltà Pisano e Garcia che fino a quel momento se l’erano cavata egregiamente. L’Inter però non riesce ancora a sfondare e i tifosi sugli spalti di San Siro cominciano a mugugnare. Ecco che allora ci pensa Garcia a far tornare loro il buonumore: 1-0 per l’Inter, nel modo più assurdo possibile.

La partita si potrebbe chiudere per evitare rischi in zona cesarini ma i nostri non sono dell’idea. Così dopo l’autogol palermitano c’è tempo per tenere alta la tensione e per rivedere in campo Mariga, entrato al posto di un esausto Cambiasso. Dopo l’ennesimo scatto di Gargano, che oggi ha corso per quattro, l’arbitro fischia la fine. Per oggi va bene così. Gracias!

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