Dall’eventuale cessione di Sneijder un tesoretto per il centrocampo

Dopo la brutale, per tempismo e schiettezza, uscita di Branca degli scorsi giorni sulla situazione di Sneijder in casa nerazzurra, la parola passa ora all’olandese. Inutile dire che le esternazioni del dt interista non lasciano spazio ad alcun fraintendimento: Wes dovrà dare una risposta chiara alle richieste della società, che gli ha lanciato un vero e proprio ultimatum.

Le alternative sono due: il genietto di Utrecht decide, con grande coerenza e autocritica, di spalmare il suo stipendio su più anni di contratto, come gli chiede Branca, memore dei numerosi infortuni che hanno limitato pesantemente il rendimento dell’olandese; oppure un muro contro muro con Wes pronto a vivere i suoi ultimi mesi all’Inter da separato in casa, consolandosi tra gli scherzi con Cassano e i tweet dal profilo della bella Yolanthe.

Nel primo caso la “telenovela Sneijder” si chiuderebbe con un “vissero tutti felici e contenti”, con buona pace dei tifosi interisti che vorrebbero sapere al più presto da che lato schierarsi: se da quello del genietto incompreso o con la società spazientita. Se si realizzasse la seconda ipotesi, al momento la più probabile, l’Inter potrebbe decidere di guardarsi intorno, alla ricerca di buone offerte per l’olandese, già a gennaio. Finora si sono fatte avanti solo squadre russe (Anzhi e Zenit), ma lo United potrebbe essere ancora attento ai movimenti milanesi, lasciando stare per ora le voci, pubblicate stamane dalla “Gazzetta”, di un possibile interessamento dei cugini milanisti.

Di sicuro l’Inter, se il numero dieci nerazzurro darà una risposta negativa alle sue richieste, penserà subito a come reinvestire i soldi ricavati dalla sua cessione e, soprattutto, risparmiati dal suo ingaggio faraonico (6,5 milioni annui). In quel caso il sostituto dell’olandese molto probabilmente non sarà davvero tale, nel senso che non sarà un trequartista. I nerazzurri dalla partenza di Thiago Motta, infatti, non hanno colmato il vuoto alla voce “regista di centrocampo“, un elemento fondamentale in qualsiasi squadra oggi che il pressing degli avversari costringe a far partire la manovra offensiva sempre più indietro. La cessione di Wes permetterebbe così all’Inter di risolvere il problema.

I papabili per quel ruolo sono almeno due: naturalmente Paulinho, sogno di mezza estate dell’Inter, che lo vorrebbe portare in Italia dopo il Mondiale per club e, con la cessione di Sneijder, avrebbe la liquidità necessaria per chiudere l’affare; ma anche quel Fernandinho dello Shakhtar Donetsk che gli uomini mercato nerazzurri, specie Ausilio, hanno seguito parecchio di recente, convincendosi delle sue qualità.

Insomma le idee per non rimpiangere l’olandese alla società non mancano. L’ultima parola sta a Wes.

 

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