Handanovic, l’uomo volante per portare in orbita l’Inter

Minuto 32 di Partizan-Inter: una punizione dei serbi battuta dalla sinistra trova il difensore Ivanov al centro dell’area, il suo colpo di testa è ben indirizzato, il popolo interista sta per mettersi le mani nei capelli quando, come un gatto, Samir Handanovic devia in calcio d’angolo. Una vera e propria parata da urlo quella del portiere sloveno dell’Inter, che si ripeterà sul corner successivo e in un paio di circostanze anche nel secondo tempo.

Non è un caso che in estate l’Inter, per ripartire dopo una stagione travagliata e cominciare a costruire solide basi per ritornare a vincere in Italia e in Europa, abbia scelto come erede di Julio Cesar l’ex estremo difensore dell’Udinese.

Inizialmente qualche nostalgico non ha visto di buon occhio questa decisione di sostituire il portiere brasiliano, vero e proprio beniamino della Curva nonché grande protagonista di tutti i successi dell’Inter nel recente passato, ma le prestazioni fornite da Samir in questi primi mesi di Inter hanno entusiasmato anche il più scettico tra gli scettici.

Handanovic sta dimostrando, ogni giorno di più, di non essere solo un “pararigori”, nonostante detenga il record per il maggior numero di tiri dagli undici metri parati in un solo campionato (6, nella stagione 2010/2011): abile con i piedi, sicuro nelle uscite e pressoché insuperabile tra i pali (per informazioni chiedere ai giocatori del Partizan), Handa sta impressionando anche per la facilità con cui è entrato in sintonia con l’intera difesa nerazzurra.

Chi avrebbe scommesso, ai tempi in cui il portiere sloveno era in prestito al Treviso o faceva la riserva nella Lazio, che oggi ci saremmo trovati di fronte a uno dei più forti portieri del mondo? In pochi forse.

Samir, però, dalla stagione 2006/2007, quando con la maglia del Rimini in Serie B, meritò la nomea di miglior portiere del campionato cadetto dopo Buffon, ha aumentato in maniera esponenziale il livello delle sue prestazioni, fino ad arrivare a disputare da protagonista la Coppa del Mondo in Sudafrica e il preliminare di Champions League con la maglia dell’Udinese.

Il paragone con i grandi numeri uno della storia interista, come Sarti, Bordon e Zenga, solo per citarne alcuni, sarebbe un peso insostenibile per molti; questo ragazzo di 28 anni, nativo di Lubiana, sembra avere tutte le caratteristiche adatte per entrare nella “Hall of Fame” dei portieri nerazzurri.

Nell’attesa di entrare nella storia, Samir è pronto a regalare altre grandi emozioni al popolo interista; per continuare a stare così in alto (e magari salire ancora più su), l’Inter ha bisogno del suo uomo volante.

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