Strama: “Volevamo vincere, l’ho detto alla vigilia ma non mi ha creduto nessuno. Questo risultato…”

E’ stata una serata speciale per l’Inter e per il suo allenatore. Battere la Juventus a Torino è sempre bellissimo ma la vittoria di ieri ha un sapore particolare e racchiude ancora più significati. Stramaccioni diventa il primo tecnico a battere la Juve di Conte e questo risultato dimostra a tutti gli scettici come egli sia, ormai senza alcun dubbio, un allenatore “da Inter”.

Qualcuno, secondo il tecnico romano, non ha però rispettato abbastanza la sua squadra e il suo lavoro:E’ fastidioso sentire dell’ironia prima della partita da parte dei dirigenti della Juventus sull’atteggiamento tattico dell’Inter – ha fatto notare Stramaccioni nell’intervista a Sky del dopopartita -. Però loro sono fatti così…”. Il riferimento è alle dichiarazioni di Marotta, il quale, intervistato sempre da Sky prima della partita, aveva accennato a “un atteggiamento spensierato dell’Inter”. Magari a fine partita la pensa diversamente…, punge uno Strama che non ci sta a perdere neanche nel confronto mediatico, “di sicuro ci vuole più rispetto chiude.

Poi l’allenatore nerazzurro, non a caso laureato in giurisprudenza, passa all’arringa difensiva:Noi lavoriamo sodo tutta la settimana e prepariamo tutto, nei dettagli e nei particolari. L’Inter secondo me oggi ha messo in grandissima difficoltà la Juve, la squadra che negli ultimi due anni ha dimostrato di essere la più forte d’Italia”.

Strama giustamente ci tiene a sottolineare i meriti della sua squadra e continua: L’Inter ha vinto in casa contro la squadra campione d’Italia, lo ha fatto meritatamente e soprattutto al di là degli episodi. Olè! come direbbero in Spagna.

Quando gli chiedono le ragioni della mossa iniziale di puntare sul tridente “pesante” il tecnico trentasettenne spiega: “Non è stata una mossa ad effetto ma solo il miglior modo per mettere in difficoltà questa Juventus e per impedirle di condurre la partita come fa di solito in campionato. E l’Inter c’è riuscita battendo una squadra che non perdeva da qualche giorno mi sembra…”. Di sicuro tatticamente la partita è stata studiata benissimo e Strama ha trovato ancora una volta il punto debole dell’avversario, come spiega lui stesso:Per fermare le nostre tre punte loro dovevano abbassare un esterno sulla linea di difesa e questo ci ha permesso di spingere con Nagatomo su quella fascia”.

“Il loro gol è arrivato talmente in fretta che non ero neanche sceso dalla panchina. Sicuramente da quel momento è girata un pochino l’inerzia della partita, ma col passare dei minuti siamo cresciuti” dice l’allenatore interista in riferimento al gol lampo della Juve, ripetendo che poi, nonostante tutto,noi abbiamo fatto la partita e raramente ho visto la Juventus così in difficoltà in casa. Questa vittoria coincide dunque con il momento più bello della sua carriera? “No” risponde l’ex tecnico della primavera sicuro, il momento più bello della mia carriera è stato quando Moratti mi ha chiamato ad allenare l’Inter.

Stramaccioni sa bene quanto valga questo risultato e l’essere solo a un punto dalla capolista con il vantaggio psicologico dalla propria parte, ma non permette alcun rilassamento: “Comunque la Juventus rimane la prima in classifica e noi non abbiamo fatto niente, questo risultato ci dà grande forza ma siamo solo all’undicesima giornata.

Di sicuro ora tutti tratteranno l’Inter con il giusto rispetto. D’altronde Strama l’aveva detto cheavremmo voluto vincere, ma nessuno mi ha creduto. Non c’è niente da fare, questo Stramaccioni è imbattibile anche per i giornalisti.

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