Juventus-Inter, le parole dei protagonisti

Una partita durissima, tosta, lo sapevamo che sarebbe stata così, ma ce l’abbiamo fatta“, sono le prime parole di Diego Milito, mattattore dell’incontro con una splendida doppietta, che gli ha permesso di salire al secondo posto in classifica marcatori con 7 gol in 11 incontri. “Siamo entrati un po’ addormentati – prosegue -, ma poi abbiamo meritato di vincere. Andiamo avanti per la nostra strada, cercheremo di andare avanti così . Alla fine del primo tempo abbiamo provato tanta rabbia per il loro gol in fuorigioco e la mancata espulsione di Lichtsteiner, ma abbiamo avuto grande coraggio e siamo stati premiati“.

A fine gara Andrea Ranocchia, intrattenutosi ai microfoni di Inter Channel, ha commentato così il successo nerazzurro: “È stato bello, quando rimonti è sempre più bello perché dai anche un segnale di forza importante. Abbiamo faticato tanto, la Juve è una grande squadra e ci ha messo in difficoltà ma abbiamo tirato fuori cuore e carattere, portando a casa tre punti molto importanti. Marchisio e Vidal ci hanno creato dei problemi, ma sapevamo quanto fossero abili negli inserimenti, è la loro forza. Poi Samir è stato incredibile e dopo la sua parata siamo rinati“.

Grande partita anche per il nipponico Yuto Nagatomo, autore non solo di una pregevolissima prestazione, ma anche dell’assist per il gol di Palacio che ha chiuso l’incontro: “Questo è il mio punto di forza perché la Juve ha provato ad attaccare, ma c’era spazio davanti a me ed ho sfruttato questa situazione. Non sono riuscito a segnare, ma ho fatto comunque l’assist e sono contento ugualmente.

E infine lui, il Capitano, la cui tenuta atletica non fa più notizia neanche contro una squadra che fa della forza fisica il proprio credo calcistico: “Sapevamo che con il tridente davanti ci sarebbe stato da sacrificarsi ma ne valeva la pena. Cosa proviamo adesso? Tanta gioia e tanta felicità. Mi rimarrà nel cuore questa gara, la dedico a mio nipote Santi, alla mia famiglia e a Giacinto Facchetti. Grande coraggio e cuore, è stata una vittoria da Inter. E sul futuro? Io so che il giorno che non mi sentirò e che la squadra non avrà più bisogno di me, mi farò da parte, ma ora ho ancora tanta voglia di andare avanti.

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