Juve, un silenzio “a metà” e due dubbi di formazione

Come se bastasse per spegnere le polemiche nate dopo gli errori arbitrali di Catania, la Juventus ha deciso di avvicinarsi al derby d’Italia (decisivo più per il prestigio e l’orgoglio delle due società che per la classifica) rinunciando all’abituale incontro della vigilia con i giornalisti. Una mossa discutibile visto che questo presunto silenzio è stato rotto sia da Angelo Alessio (il vice di Conte) dopo la sofferta vittoria di mercoledì contro il Bologna, sia da alcuni giocatori nelle ultime ore.

Interrogato da Tuttosport, Vucinic ha parlato della buona sorte che lo contraddistingue quando incontra i nerazzurri: “Non so perchè, ma mi porta bene fin dai tempi della Roma”. Barzagli, invece, si è concentrato più sul momento che sta attraversando l’Inter: “E’ una grande squadra – ha dichiarato al Corriere dello Sport –  e in prospettiva può essere in corsa per il titolo perché ha una rosa importante. Cosa penso di Stramaccioni? Mi piace. Sinceramente, spero che in tanti facciano queste scelte perché secondo me adesso c’è bisogno di allenatori giovani, nuovi e con idee. Chi temo di più? Milito, lo considero un attaccante completo, tra i migliori in Europa. È fortissimo in tutto, non gli manca niente”.

Il difensore, con Chiellini e Bonucci, andrà a comporre il terzetto difensivo alle spalle di Pirlo, Marchisio e Vidal (favorito su Pogba). Sugli esterni ci saranno Asamoah e Lichtsteiner, mentre in attaccco l’unico sicuro di una maglia è Vucinic: per il posto al suo fianco è lotta serrata tra Bentdner, Quagliarella, Matri e Giovinco, con quest’ultimo leggermente favorito sui compagni.

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