Strama: “La Samp può metterci in difficoltà, voglio un’Inter affamata. Alvarez e Guarin…”

Domani, alle ore 20.45, l’Inter affronterà la Sampdoria allo stadio “Giuseppe Meazza” nella gara valida per la 10^giornata del campionato di Serie A.

In diretta dalla sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti”, vi proponiamo le dichiarazioni rilasciate da mister Stramaccioni nella consueta conferenza della vigilia.

 

Andrea, che partita ti aspetti contro la Sampdoria?

“Credo che dopo un’ottima partenza la Samp abbia rallentato più come risultati che a livello di prestazioni. In più di un’occasione sono usciti senza punti dal campo, ma non hanno demeritato. Arriverà una squadra che vuole assolutamente invertire la rotta e fare punti a San Siro. Hanno le caratteristiche per metterci in difficoltà, soprattutto davanti”.

Come sta Cassano?

“Antonio ha stretto i denti per esserci domenica. Lunedì non era in formissima, ma ieri e oggi si è allenato regolarmente. Sta bene”.

Impiegherai Ranocchia, anche se diffidato?

“E’ diffidato, così come Guarin. E’ un rischio che si può prendere, anche perchè io sto pensando solo a Inter-Sampdoria. Andrà in campo la formazione migliore, senza calcoli”.

Domani potresti riproporre la difesa a 4?

“Una difesa con tre centrali, quando incontra un attacco che schiera due giocatori larghi, ha due soluzioni: arretrare gli esterni o costringere uno dei tre centrali a coprire la fascia. Noi per ora abbiamo scelto sempre questa seconda opzione, per lasciare gli esterni liberi di offendere. A volte quindi partiamo con tre difensori centrali, ma spesso uno di tre si sposta trasformando la difesa in una linea a 4”.

Che passo in avanti deve fare Guarin, per diventare il leader del centrocampo?

“In prospettiva è il centrocampista più importante dell’Inter, ha enormi margini di miglioramento. Abbiamo puntato moltissimo su di lui. Capita in una stagione di vivere momenti difficili. Non sta giocando alla Guarin, ma per me non è quasi mai andato sotto la sufficienza. Non sarà stato decisivo, ma ha fatto il suo. Ho grandissima fiducia in lui”.

Si riesce a non pensare alla Juve dopo tutte le polemiche di questi giorni?

“Io vivo gara per gara, cercando di preparare ogni partita nei minimi particolari. Ovviamente devo organizzare i carichi, anche perchè siamo la squadra italiana che finora ha giocato di più. A livello di risultato però pensiamo alla Sampdoria perchè se non vinciamo con loro la sfida con la Juve smette di essere uno scontro diretto”.

Hai le idee più chiare sul rientro di Sneijder?

“Sabato non ci sarà sicuramente. Spero che da settimana prossima possa cominciare ad allenarsi sul campo. Per il suo rientro in squadra bisognerà aspettare l’ok del dottore”.

E’ un rischio la difesa a tre contro squadre che sfruttano gli inserimenti dei centrocampisti?

“I gol e le occasioni che abbiamo concesso finora sono legati a errori collettivi, non a errori dei tre difensori. Domani affrontiamo una squadra che ha sempre giocato con giocatori veloci sugli esterni. Eder ed Estigarribia di solito allargano la difesa avversaria, dobbiamo essere bravi a interpretare questa situazione, al di là del modulo”.

L’Inter è pronta per il definitivo salto di qualità, anche dal punto di vista psicologico?

“La mentalità di una squadra si costruisce con il tempo. Dobbiamo ricostruire l’abitudine a vincere, non credo bastino 4-5 risultati utili. Capiterà di non vincere, ma dobbiamo mantenere questo tipo di approccio. Altre squadre hanno più certezze, ma noi stiamo crescendo. Serve tranquillità”.

Si sono scatenate una serie di proposte per quello che è successo a Catania. Cose ne pensi?

“Rispetto le opinioni di tutti, ma credo che fino a questo episodio poco fortunato, l’esperimento dei giudici di porta sia stato positivo. Secondo me il calcio è bello anche perchè è giudicato dall’occhio nudo, però è una visione mia, non legata agli errori. La cosa che può dare fastidio è se l’errore va sempre in una sola direzione. Per ora, però, non mi sembra che sia andata così in campionato. Sicuramente a Catania sono stati commessi degli errori, ma sono convinto che sia successo tutto in buona fede”.

C’è un segreto per il rendimento di Cambiasso?

“Sta facendo bene, così come altri giocatori. La cosa più importante è continuare su questa strada. Vale per il Cuchu e per tutti gli altri. La squadra in campo è presente, anche a livello caratteriale. Mi è piaciuto molto l’atteggiamento di Bologna dopo il gol dei rossoblu”.

I fatti di Catania sono più preoccupanti per il calcio italiano o per chi affronta la Juve?

“Credo non ci siano ancora gli elementi per ricondurre quegli errori a una situazione pro Juve“.

Qual è il miglior tridente in questo momento per l’Inter?

“Con l’infortunio di Sneijder e Coutinho non ho più così tanta scelta (sorride, ndr). Oltre a Milito, Palacio e Cassano ho Alvarez e Livaja, anche se Marko deve ancora essere introdotto in questo sistema. Abbiamo uno scheletro base, ma a differenza di altre squadre, modificando 3-4 posizioni, possiamo cambiare pelle e identità. Ovviamente stiamo andando verso una direzione che ci darà un’Inter tipo, ma l’imprevedibilità può diventare il nostro punto di forza”.

Vincendo domani c’è il rischio di non riuscire a tenere un profilo basso in vista di sabato?

“Quando parlo di profilo basso, non parlo dei tifosi, ma dei miei giocatori. Attualmente i miei giocatori mi stanno dando un feedback di grande motivazione. Non ho visto nelle ultime partite carenze di grinta, quindi posso dire che ora stiamo tenendo un profilo basso. Abbiamo ancora negli occhi momenti molto negativi e posso contare su giocatori abituati a gestire momenti decisamente più esaltanti di questo. Domani sarà una partita decisiva e metteremo la nostra fame in campo”.

In un momento così, quanto è difficile lasciare fuori Palacio?

“Sta facendo bene, ma penso stiano facendo bene tutti. Davanti stiamo bene. L’importante è che vada in campo un’Inter affamata e a trazione anteriore”.

Cosa manca ad Alvarez per giocare titolare?

“A livello di potenzialità non gli manca niente. Ha avuto un pizzico di sfortuna nel non capitalizzare determinate occasioni, ma la mia forza dev’essere dare fiducia a un giocatore prima che mi faccia tre gol. Ha bisogno di un episodio per sentirsi ancora più sicuro dei suoi mezzi. Spesso la testa e il cuore contano più della tecnica”.

Pensi che Ranocchia possa giocare condizionato?

“No, sta benissimo di testa. Devo scegliere io se prendermi un rischio, ma lui al momento è uno dei difensori più in forma del campionato italiano”.

Dicono che contro il Bologna ti sei difeso con 8 uomini, lasciando solo Milito e Palacio davanti…

“Sbagliano, perchè i difensori erano nove, visto che a turno un attaccante si abbassava su Pazienza. Abbiamo fatto una grande partita, vincendo 3-1 con il Bologna, senza concedere grandi occasioni”.

C’è più curiosità o pressione intorno all’Inter?

“Forse per voi c’è curiosità, perchè non si pensava che l’Inter potesse agganciare il gruppo di testa in così breve tempo. Però è troppo presto, siamo alla decima giornata. Non possiamo dare un giudizio sull’andamento, bisogna aspettare almeno la fine del girone d’andata”.

Come sta Obi?

“Ha avuto un piccolo fastidio a livello della cicatrice che si è formata dopo la lesione dello scorso maggio. Niente di grave, ma non vogliamo correre rischi. Lui è il nostro Swarovski (sorride, ndr).

L’assenza di Juan Jesus può spingere a cambiare l’assetto difensivo?

“Sì, però non vi dirò mai come giocheremo domani. Non voglio dare vantaggi ai miei avversari”.

Sei convinto che gli errori alla fine si bilancino o sei d’accordo con Zeman sul fatto che attualmente gli arbitri decidano le partite più dei giocatori?

“E’ troppo presto per ricavare un trend. A Catania sono stati due errori gravi, ma non ci sono stati altri episodi così eclatanti. Spero ovviamente che alla fine si bilanci tutto”.

Cosa avresti pensato al posto di Maran?

“Ma questa non è la conferenza di Inter-Sampdoria? (sorride, ndr) Sicuramente sarà dispiaciuto, perchè perdere così lascia l’amaro in bocca”.

Ieri Paolillo ha lasciato definitivamente l’Inter…

“Per me è una figura chiave, è il dirigente dell’Inter che mi ha voluto qui e mi ha risolto tutti i problemi di ambientamento. Lo ringrazio e lo ringrazierò sempre”.

Negli ultimi due precedenti a San Siro la Sampdoria è sempre riuscita a portare via punti all’Inter…

“Sappiamo che sarà una partita insidiosa. Arriverà una squadra agguerrita, ma ci faremo trovare pronti”.

 

Alessandro Suardelli

(Twitter: @AleSuardelli)

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