E’ il minuto 87 infatti, quando un ottimo Markovic lanciato a rete trova un muro davanti a lui, pronto a sbarrargli la strada verso la porta, appena qualche secondo prima del gol-vittoria di Palacio. Come contro il Catania anche stavolta Handanovic, inoperoso per quasi tutto il match, è stato decisivo nei minuti finali.
Un crescendo di prestazioni il suo, che ha permesso di conquistare in poco tempo i cuori dei tifosi e di rimpiazzare un idolo come Julio Cesar, compito tutt’altro che facile. Infatti, nonostante fossero in molti a pensare che non sarebbe stato in grado di raccogliere la pesante eredità del suo predecessore, Samir sta a poco a poco dimostrando di essere all’altezza del brasiliano e di non risentire delle differenze di interpretazione del ruolo nel passaggio dall’Udinese a una grande squadra.
Un plauso va senz’altro a Strama e a tutta la dirigenza nerazzurra che hanno deciso di puntare su di lui quest’estate. Una grande operazione, quella che lo ha portato a Milano, non solo per il costo del cartellino ma anche per l’obiettivo di ridurre il monte ingaggi.
Insomma i presupposti affinché anche Handanovic entri a far parte della lunga e gloriosa tradizione dei grandi portieri nerazzurri ci sono tutti. Sta a lui continuare su questa strada e sedersi un giorno accanto ai vari Sarti, Bordon, Zenga, Pagliuca, Toldo, Julio Cesar e così via.
This post was last modified on 27 Ottobre 2012 - 16:18 16:18