Strama: “La squadra sta bene, andrà in campo la migliore Inter possibile”

 

Domani, alle ore 19, l’Inter affronterà il Partizan Belgrado allo stadio “Giuseppe Meazza” nella gara valida per il terzo turno della fase a gironi di Europa League.

In diretta dalla sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti”, vi proponiamo le dichiarazioni rilasciate da mister Stramaccioni nella consueta conferenza della vigilia.

Come arriva l’Inter alla partita contro il Partizan?

“Siamo in un momento positivo, la squadra sta lavorando bene. Restiamo però con i piedi per terra. Abbiamo ben chiaro in testa che dobbiamo lavorare ancora molto e il nostro obiettivo è crescere di partita in partita, senza guardare la classifica. La sfida di domani per noi è molto importante perchè con una vittoria potremmo mettere un’ipoteca sulla qualificazione. Arriva una squadra in grande salute, che è prima nel suo campionato. Sarà una partita difficile”.

Come hai ritrovato Sneijder? Quali sono le previsioni per il suo rientro?

“L’ho trovato bene e motivato. Lui vuole bruciare le tappe, ma sapete come ragiono io. I giocatori rientrano solo quando sono al cento per cento. Non voglio rischiare di perderlo ancora per colpa di un rientro affrettato”.

Guarin ha avuto un calo fisico?

“E’ stato uno dei più sollecitati dal discorso delle nazionali e potendo scegliere tra tanti centrocampisti, qualche volta ho optato per giocatori più freschi. Ma il suo valore non è in discussione. E’ uno dei giocatori più importanti per il presente e il futuro dell’Inter”.

Domani sarà l’occasione giusta per vedere in campo giocatori che sono stati utilizzati meno, come Silvestre e Jonathan?

“Non ci sono giocatori nel nostro organico che non hanno la mia considerazione. Tutti hanno avuto le loro occasioni e anche Silvestre e Jonathan hanno avuto e avranno le loro chance. Poi ovvio che un allenatore faccia le sue scelte in base a chi sta meglio. Soprattutto in difesa è importante trovare l’affiatamento giusto”.

Il successo della difesa a tre è merito tuo o dei giocatori?

“Io posso avere qualsiasi idea, ma se loro non la mettono in pratica diventa tutto più difficile. Sono contento soprattutto perchè tutti danno sempre il massimo e dimostrano di credere in quello che fanno”.

Cosa ci puoi dire sul Partizan?

“E’ una squadra che sta dominando il campionato serbo, totalizzando otto vittorie e una sola sconfitta. Ha elementi di qualità come Markovic, che è un classe ’94. Giocano un calcio veloce, ma bisognerà vedere l’undici di domani perchè in Europa spesso il loro mister cambia assetto, scegliendo una squadra più prudente”.

Domani riproporrai il tridente?

“Dobbiamo andare in campo per vincere, perchè giochiamo in casa e perchè vogliamo mettere un tassello importante in ottica qualificazione. Andrà in campo la squadra migliore”.

Livaja, al momento, è il protagonista della vostra Europa League. Che giocatore è?

“Lui è un centravanti che interpreta il ruolo in maniera differente. Predilige la palla addosso e lavora tanto anche fuori dall’area. Sta crescendo molto da quando è arrivato in Italia e può agire sia da prima che da seconda punta. Per la sua carriera è importante che riesca a fare entrambe le cose, perchè per la sua struttura fisica potrebbe avere più chance giocando venti metri più indietro”.

Cambiasso sembra aver ritrovato la forma migliore. Gli hai cucito addosso il vestito giusto?

“Cambiasso non lo scopriamo certo ora. Sta bene e il merito del rendimento avuto finora è solo suo”.

Ti capita in Europa di dover rinunciare a dei titolarissimi che vorresti schierare?

“L’unico forse è Milito perchè ha caratteristiche non rimpiazzabili, al di là del suo valore. Però possiamo essere pericolosi anche con altri giocatori”.

Molti sostengono che il campionato si vinca in difesa. Da quel punto di vista avete ancora qualcosa da sistemare?

“Escludendo i 25 minuti del primo tempo di Verona ho notato una fase di non-possesso molto attenta. Non solo da parte dei tre difensori. La Juventus ha avuto il vantaggio di cambiare poco, migliorando la qualità delle rotazioni. La struttura è sempre quella, così come per la Lazio e il Napoli. Le squadre che abbiamo davanti vengono da anni di lavoro, noi abbiamo cambiato da poco e lo stiamo facendo in corsa. Stiamo crescendo ed è quello l’importante”.

I numeri dicono che alcuni elementi della rosa hanno giocato più di altri. Hai già deciso qualcosa in ottica della trasferta di Bologna? Riposeranno in tanti domani?

“A differenza di altri momenti, la condizione della squadra è globalmente positiva. Non ci sono giocatori particolarmente affaticati. Il secondo tempo di Catania, concluso in crescendo, mi ha dato conferme importanti. Quindi alla vigilia di questa partita sono meno in difficoltà dal punto di vista della gestione delle energie. Per il resto, la formazione la vedrete domani”.

Come sta Joel Obi? Può tornare a disposizione per domenica?

“Con lui c’è grande attenzione. Non dobbiamo sbagliare niente dopo l’infortunio che ha avuto. Ha sentito un piccolo fastidio, non sono state rilevate lesioni, ma non vogliamo rischiare. Domani non ci sarà, vedremo per domenica”.

 

Alessandro Suardelli

(Twitter: @AleSuardelli)

 

 

 

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