Strama: “Siamo in crescita, ma non guardiamo la classifica. Ho scelto il tridente perchè…”

Quarta vittoria consecutiva in campionato, tre punti rosicchiati al Napoli e terzo posto in classifica con la Lazio. Il due a zero di oggi pomeriggio contro il Catania a San Siro è la riprova che il nuovo equilibrio trovato da Andrea Stramaccioni funziona. é lo stesso allenatore nerazzurro ai microfoni di SkySport a parlare dei miglioramenti della sua Inter.

Il dato più importante è quello difensivo anche perché davanti siamo stati sempre pericolosi. Stiamo lavorando tanto su questo. Oggi su Almiron abbiamo avuto una disattenzione nel primo tempo ma poi basta. Il tridente? Volevamo dare un segnale che l’Inter avrebbe cercato di vincere con una trazione anteriore e sfruttando qualità di giocatori con componente atletica alle spalle. Il risultato è stato positivo, l’Inter ha costruito tantissimo senza concedere molto, in relazione al valore dei loro giocatori offensivi”.

Low profile da parte del mister che non parla di classifica ma solo del nuovo progetto che inizia a dare soddisfazioni con continuità: “La classifica adesso non è intelligente guardarla, siamo una squadra in crescita. L’allenatore deve solo cercare di migliorare la squadra gara dopo gara: Oggi abbiamo passi avanti, con un secondo tempo spettacolare e forse per la prima volta siamo stati fluidi senza concedere nulla“.

Stramaccioni sottolinea l’importanza di Cassano ma non reputa l’Inter dipendente dal suo numero 99: “Antonio sta dando un grandissimo contributo ma credo che questa sia l’Inter di tutti i calciatori. Ad esempio, Cambiasso oggi ha fatto una gara pazzesca, straordinaria. Milito non ha segnato? Alla fine della stagione sarà capocannoniere”.

Infine il tecnico nerazzurro commenta l’ingenuità dei suoi ragazzi che, su un calcio d’angolo a favore, si sono sbilanciati troppo in avanti, concedendo un contropiede pericolosissimo agli avversari a pochi minuti dalla fine e costringendo Guarin a un intervento dubbio su Gomez: Mi sono arrabbiato tanto, è stato un errore che avremmo potuto pagare caro. Un errore gravissimo, che non dobbiamo ripetere“.

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