Inter-Catania 2-0, le pagelle

Handanovic 6 – Parata plastica sulla sberla di Marchese e un paio di uscite autorevoli.

Ranocchia 7.5 – Insuperabile. Pericoloso anche nell’area avversaria col palo colpito nel secondo tempo. Altra partita di altissimo livello.

Samuel 6.5 – Duello rusticano vinto con Bergessio. Non è esclusa l’ipotesi terzo tempo rugbystico con birra annessa negli spogliatoi. Brani di calcio duro ma leale di altri tempi.

Juan Jesus 6.5 – Soffre poco la vivacità di Barrientos e compensa le poche sbavature con il suo strapotere fisico.

Obi 6 – Scelta curiosa e prettamente difensiva quella di schierarlo a destra. Limita Gomez ma è limitato in fase di spinta. (Gargano 6 – Garantisce corsa e sostanza nel momento di massimo sforzo dei siciliani).

Cambiasso 7.5 – Prestazione “tripletiana”. E’ ovunque e pennella con classe l’assist dell’1-0. Curioso e per certi versi simbolico che la sua miglior prestazione sia arrivata in casa contro il Catania, quando l’anno scorso il suo Inter-Catania fu contraddistinto da fischi e lacrime.

Zanetti 6.5 – Porta a casa la pagnotta con qualche sgroppata entusiasmante.

Mudingayi 6 – Porta a casa la pagnotta senza entusiasmare. (Guarin 6 – Meglio rispetto al derby ma l’atteggiamento è sempre da “lei non sa chi sono io”).

Palacio 6 – Prova insufficiente ma il controllo di petto e il sinistro al volo con cui chiude la partita rappresentano un promemoria importante su quanto potrà essere importante una volta recuperata la migliore condizione.

Cassano 7.5 – Si conferma il giocatore più determinante di questa Inter. Oltre al quinto centro in campionato, arrivato nel momento di massima difficoltà, è sempre più coinvolto nella manovra offensiva. (Alvarez 6.5 – Altro spezzone di partita giocato col piglio e con la cattiveria giusta. Tiene palla, fa salire la squadra, pochi fronzoli e tanta sostanza).

Milito 5.5 – Imballato e poco brillante. Ha bisogno di un gol su azione per sbloccarsi. Riscatta parzialmente la sua prova incolore con l’assist per il 2-0.

Stramaccioni 6.5 – La scelta a sorpresa di giocare con le tre punte ha smascherato la pretattica della conferenza stampa di sabato, dalla quale emergeva una certa riluttanza sull’impiego del tridente pesante. Dopo un primo tempo bruttino la squadra ha tenuto bene il campo nella ripresa legittimando la vittoria.

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