Walter Gargano, l’uomo dai sette polmoni

Il 24 luglio 2007 sbarca a Napoli, firmando un contratto di cinque anni con il club partenopeo che, per portarlo in Italia, versa 3,2 milioni nelle casse del Danubio. Da allora Walter Gargano inizia a macinare chilometri su chilometri, alla corte di Reja prima, Donadoni poi e infine dell’attuale allenatore degli azzurri Walter Mazzarri.

“El Mota” (“il neo”, a sottolineare i suoi 168 cm d’altezza) diventa subito un punto fermo del centrocampo partenopeo, grazie alla sua grinta, che gli consente di recuperare una quantità innumerevole di palloni, e ai suoi tiri dalla lunga distanza, anche se dal punto di vista realizzativo non si dimostra molto fortunato, dato che sigla solo 4 gol in 5 anni.

Nell’estate scorsa, però, qualcosa si rompe e, in seguito all’arrivo di Behrami dalla Fiorentina, l’uruguaiano decide di abbandonare il capoluogo campano per trasferirsi a Milano in prestito con diritto di riscatto (1,25 mln subito più eventuali 5,25 mln) e giocarsi le sue carte nell’Inter, che l’aveva fortemente voluto per rimpolpare e “ringiovanire” la linea mediana.

Alla corte di Stramaccioni si guadagna da subito un ruolo da protagonista (come dimostrano le 7 presenze in altrettante partite di campionato più 2 in Europa League), tanto da relegare il colombiano Guarin in panchina, complice il cambio di modulo che prevede l’utilizzo di due soli mediani. Anche i tifosi stanno apprezzando le sue qualità e l’impressione è quella che a giugno il diritto di riscatto verrà esercitato.

Con tre competizioni da affrontare c’è bisogno dell’aiuto di tutti, e siamo sicuri che il “centrocampista dai sette polmoni” sarà in grado di garantire dinamicità e grinta alla mediana nerazzurra, caratteristiche che sono mancate un po’ troppo spesso negli ultimi due anni.

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