The Wall tinge San Siro di nerazzurro

La Madonnina dice ancora Inter. I nerazzurri si aggiudicano il 179° derby di Milano e restano a -4 dalla vetta. Per metà partita in inferiorità numerica, gli uomini di Stramaccioni disputano una gara di sacrificio e di sofferenza, riuscendo a portare a casa tre punti fondamentali che fanno morale e classifica.

I nerazzurri, come anticipato alla viglia, scendono in campo con il 3-4-1-2 formato da Handanovic, Ranocchia, Samuel, Juan Jesus, Zanetti, Gargano, Cambiasso, Nagatomo, Coutinho, Milito e Cassano. Il Milan di Allegri risponde con un 4-2-3-1 composto da Abbiati, Bonera, Mexes, Yepes, De Sciglio, Montolivo, De Jong, Emanuelson, Boateng, El Shaarawy e Bojan.

Pronti via e l’Inter passa subito in vantaggio: punizione di Cambiasso messa dentro dall’out di sinistra su cui Abbiati esce malissimo, consentendo a Samuel di rubare il tempo a De Sciglio e siglare di testa il vantaggio. Non c’è nemmeno il tempo di festeggiare e i nerazzurri vanno vicinissimi al raddoppio: papera di Abbiati che regala il pallone a Milito all’interno dell’area di rigore rossonera, ma il “Principe” aspetta troppo a calciare e si fa recuperare da Mexes, che rimpalla il tiro dell’argentino. Dopo il trauma iniziale il Milan cerca di reagire e al 14′ va vicina al gol con tiro di Montolivo di poco a lato. I rossoneri, feriti nell’orgoglio, spingono di più e ci provano prima con un tiro di El Shaarawy (al 23′), bloccato in presa sicura da Handonovic, e sei minuti più tardi con una sforbiciata di Boateng che tocca il terreno e sorvola la traversa. Prima dell’intervallo c’è ancora tempo per due occasioni dei rossoneri: al 39′ palla in profondità di Emanuelson, che si scontra con il portiere nerazzurro in uscita, e a niente vale il gol di Montolivo, con Valeri che aveva fischiato in netto anticipo l’irregolarità dell’olandese. Al 44′, invece, è Bojan ad impensierire Handanovic con tiro deviato in angolo dal numero uno nerazzurro.

Inizia la ripresa e la strada per l’Inter si fa ancora più in salita. Nagatomo, già ammonito, tocca di mano: secondo giallo e nerazzurri in dieci. Stramaccioni corre ai ripari e, dopo il primo cambio all’inizio dei secondi 45 minuti di Guarin per Coutinho, il tecnico romano getta nella mischia Alvaro Pereira per uno spento Cassano. Allegri risponde con un doppio cambio: fuori Bonera e De Sciglio, dentro Abate e Robinho. Il copione della partita non cambia, il Milan insegue il pareggio, ma senza creare grossi pericoli. Al 64′ ennesimo tiro da fuori di Montolivo: sulla ribattuta di Handanovic, Bojan scivola e non riesce a calciare in porta. A 20 minuti dalla fine i due tecnici cambiano ancora: fuori uno stremato Milito per Palacio, mentre il Milan rischia l’ex di turno Pazzini al posto di El Shaarawy. Il Milan si catapulta in avanti rischia il tutto per tutto prima del finale: al 79′ Handanovic si rende ancora protagonista con un doppio anticipo su Pazzini da cross di Boateng, mentre all’82’ i rossoneri si scagliano contro l’arbitro per un presunto fallo di Samuel su Robinho. Gli ultimi cinque minuti scorrono velocemente e i nerazzurri si aggiudicano il derby.

Non è stata sicuramente la migliore Inter della stagione, ma la squadra ha saputo soffrire e ha dimostrato grande solidità. Da sottolineare l’ottima prova dei centrali difensivi, quasi sempre impeccabili, e la grande prestazione di Handanovic, che ha dato sicurezza al reparto facendosi trovare pronto in ogni occasione. Con Juventus-Napoli fra 15 giorni, l’Inter lancia un chiaro segnale alle dirette concorrenti per un posto in Champions. Avanti così!

Davide Miccichè

(Twitter: @Davide_Micciche)

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