Strama: “Vincere con il Neftçi per il primo posto. Ho lasciato alcuni giocatori a Milano perchè…”

Domani, alle 18 (ora italiana), l’Inter affronterà il Neftçi allo stadio “Tofig Baharamov” di Baku, nella gara valida per la 2^giornata della fase a gironi di Europa League.

Dopo l’atterraggio nella capitale azera, Andrea Stramaccioni ha incontrato i giornalisti per la consueta conferenza stampa della vigilia: “Per noi è molto importante il match di domani – ha spiegato il mister – perchè non essendo riusciti a vincere la prima partita, vogliamo metterci in una posizione favorevole nel nostro girone. Una vittoria contro il Neftçi ci permetterebbe di proiettarci in testa.

“Tramite collaboratori e osservatori – continua l’allenatore nerazzurro – ho cercato di studiare al meglio il Neftçi, squadra che ha dimostrato fino ad ora grande compattezza, cambiando poco nella sua formazione base, un gioco molto solido e che ha nei quattro giocatori d’attacco gli interpreti più pericolosi, soprattutto per una squadra come la nostra. Nella gara con il Partizan ha dimostrato solidità ed è stata sempre pericolosa con questi calciatori.

Stramaccioni spiega poi il motivo della rinuncia ad alcuni giocatori (Milito, Samuel, Zanetti, Cassano) in vista del derby di domenica prossima: “La considerazione che ho fatto è molto semplice: i giocatori che sono rimasti a Milano sono quelli che avevano giocato 5 gare in 10 giorni e io per la partita di domani voglio in campo una squadra al massimo della brillantezza e della condizione. Per questo devo sfruttare al meglio le caratteristiche dei miei giocatori e gestire la rosa. Ho visto alcuni calciatori appesantiti perchè avevano giocato tanto quindi è stato meglio lasciarli a Milano.

“Ho grandissimo rispetto per il Neftçi, che abbiamo seguito con la stessa attenzione che rivolgiamo a tutte le squadre che affrontiamo. Ha dimostrato grande forza nelle due gare contro l’Apoel e ripeto, credo che rispetto a noi, i nostri avversari abbiano un vantaggio in più: un undici di base molto collaudato. E ripeto, i giocatori che sono rimasti a Milano sono li non perchè noi non reputiamo importante questo impegno, ma perchè erano affaticati dalle troppe partite consecutive”.

Europa League, Campionato, Coppa Italia: scegliere su quale competizione puntare non fa parte della mentalità nerazzurra: “Credo che un club come l’Inter – continua il mister –, debba avere come obiettivo di una stagione quello di cercare di arrivare in fondo a tutte e tre le competizioni alle quali partecipa. Giocare e provare a vincerle tutte, ma so anche che questo non può accadere se non si utilizzano al meglio tutti i giocatori che si hanno in rosa. Non credo esista una graduatoria di importanza negli obiettivi, noi vogliamo cercare di fare bene in tutte le competizioni, almeno adesso che siamo ancora in ottobre.

Domani il Neftchi, domenica il Milan, la concentrazione dei nerazzurri a che livello sarà? “Questa risposta potrà darcela solo la gara di domani, io ho scelto di puntare su una squadra che viene qui con grandi motivazioni e in questo – utilizzare i giocatori che avevano avuto meno spazio, per scelte o per condizione – darà vita a un’Inter molto motivata e vogliosa di fare bene in una trasferta per noi difficile”.

Il mister spende poi parole importanti su Coutinho: L’ho visto benissimo, domenica ha disputato una grande partita, è cresciuto dal punto di vista dell’auto-responsabilizzazione in quanto ha lavorato anche sul possesso palla”. E su Livaja: Abbiamo grandi aspettative sul suo futuro, anche contro il Rubin Kazan ha fatto vedere le sue potenzialità”.

Infine, se sia ipotizzabile pensare a un’Inter schierata con una difesa a tre anche domani, lo chiarisce Stramaccioni: “Sono convinto, e l’ho già detto e deciso anche prima ancora di cambiare, che questo – in relazione ai giocatori che ho a disposizione – sia il modulo ideale per mettere loro nella migliore condizione per esprimersi. Detto questo, può essere anche che domani decida di cambiare qualcosa“.

“Se mi aspettavo che il nuovo assetto di gioco potesse andare così bene anche senza Chivu? Sono sempre abbastanza sincero e anche in questa occasione dico la verità: fino al 30 di agosto abbiamo provato a trattenere Maicon e ovviamente con lui la difesa a 4 poteva avere un altro equilibrio, nel momento in cui lui non è stato più con noi, e per capitalizzare anche la qualità dei difensori centrali – che sono 5 e tutti molto validi -, si sarebbe potuto dare molto di più scegliendo quell’assetto. Bisogna fare una valutazione globale, al di là di Chivu, che è colui che può avere maggiore qualità di rendimento passando dalla difesa a 4 a quella a 3.

Fonte: inter.it

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