Coutinho fa lo Sneijder in attesa del vero Wes

L’Inter, che in questo strano inizio di stagione si trovava paradossalmente a dover “espugnare” anche le mura amiche, riesce nell’impresa contro una Fiorentina che, fino a ieri, era una delle squadre più in salute di tutta la Serie A. La notizia positiva è che ci riesce mostrando finalmente un gioco, lasciando poche porte aperte all’avversario e soprattutto creando innumerevoli occasioni che solo un po’ di imprecisione e qualche salvataggio di Viviano hanno impedito di trasformare in gol. I nerazzurri, scesi in campo con un 3-5-2 più offensivo, con un trequartista e due punte, hanno fatto intravedere quella fluidità di manovra che tanto era mancata finora.

Curiosamente, l’Inter ha giocato la sua migliore partita stagionale senza il suo uomo di maggiore classe: Wesley Sneijder. Fuori per infortunio, l’olandese ha lasciato posto al giovane Coutinho che ha dimostrato ancora una volta quelle doti che avevano convinto i dirigenti interisti a portato a Milano qualche anno fa. Certo è che i due giocatori hanno caratteristiche diverse, con Wes che talvolta sembra giocare per se stesso più che per il gruppo e spesso pretende di risolvere le partite da solo. Cou, schierato da trequartista (il suo ruolo naturale, ndr), è riuscito a fare quello che l’olandese aveva fatto solo a tratti in questa stagione: velocizzare la manovra, scarificarsi in copertura e, soprattutto, mettersi a disposizione della squadra.

Della presenza in campo del brasiliano ha beneficiato anche uno straordinario Antonio Cassano, che ha sfruttato alla perfezione gli inserimenti e il movimento del numero 7 nerazzurro. Ovviamente c’è da aspettarsi che i detrattori trasformino la questione Sneijder in un problema, come sta accadendo più o meno dalla stagione post-triplete. La verità è che Wesley continua ad essere il giocatore di maggior talento a disposizione di Stramaccioni, l’arma in più. Da lui ci si aspetta un atteggiamento diverso, da leader in grado di prendere la squadra per mano nei momenti difficili e trascinarla alla vittoria. Che Wes possa farlo è fuor di dubbio: non resta che dimostrarlo sul campo.

Gaetano Mango

(Twitter: @nimango)

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