Zanetti: “Sarò sempre legato all’Inter, noi interisti siamo diversi. Ritiro? La mia famiglia vuole…”

Nuovo appuntamento su Inter Channel con “Prima Serata”, il programma condotto da Roberto Scarpini in cui giocatori e staff della Beneamata raccontano le loro esperienze dentro e fuori dal campo.

Ospite della seconda puntata Javier Zanetti che, ai microfoni del canale tematico nerazzurro, ha trattato diversi argomenti, cominciando dal suo amore infinito per l’Inter: “Sarò sempre legato a questo club, che fa parte della mia vita e di quella della mia famiglia – esordisce Pupi – Essere interisti è bellissimo: siamo diversi da tutti gli altri, è stupendo. Continuerò a esserlo sempre, così come sempre rimarrò legato all’Inter: magari in un altro ruolo ma continuerò a essere legato a questa grande famiglia.

“Se ho mai pensato ‘questa volta a fine anno smetto’? Fino ad adesso mai, anche perché la mia famiglia vuole che io continui, non mi vogliono in giro per casa (scherza, ndr). No, a parte gli scherzi, trovo grande piacere a fare quello che faccio, vedremo a fine stagione con il Presidente. Tornando indietro di 17 anni, a quel lontano 17 agosto 1995, che ha segnato il suo esordio con la maglia nerazzurra, il capitano ammette di ricordarsi ogni singolo dettaglio di quella giornata: “Inter-Vicenza 1-0, gol di Roberto Carlos: il mio primo impatto con San Siro, indimenticabile. Ero così felice, per la vittoria ma anche per la mia prestazione, buona. Una sfida per capire se ero pronto per una squadra come l’Inter. Lo ero. Indimenticabile”.

Dall’Inter di allora all’Inter di oggi: I nuovi si sono inseriti molto bene – spiega Zanetti parlando dei giocatori arrivati in estate – hanno capito la grande importanza di giocare in una squadra come l’Inter. Quali sono gli obiettivi per questa stagione? La prima cosa che dobbiamo fare è tornare a essere protagonisti, poi quando si arriverà verso la fine speriamo di avere la possibilità di vincere qualcosa. Cosa darei in cambio dello scudetto? Mi farei spettinare da tutti gli interisti! (sorride, ndr). Il capitano dice la sua anche sul cambio di modulo e sul passaggio alla difesa a tre: “Dobbiamo essere ottimisti: abbiamo gli uomini con le caratteristiche giuste per poterla fare, andiamo avanti convinti di quello che si fa.

In chiusura la risposta a una spettatrice che lo inserisce nella “top 3” dei grandi capitani della storia nerazzurra insieme ad Armando Picchi e a Giacinto Facchetti: “È un onore sentirmi accostare ad Armando Picchi e Giacinto Facchetti, due calciatori, due persone, incredibili, che hanno fatto tantissimo per questa grande squadra. È bellissimo sentire l’affetto che nutrono i tifosi: grazie per tanto amore e tanto affetto. Ci tengo a dire che lo sento anche io nei vostri confronti!”

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