Strama indica la via e arrivano le prime risposte. Nagatomo e Pereira…

Tre su tre in campionato, sette gol fatti e zero subiti. Questo è il ruolino di marcia degli uomini di Stramaccioni che, in trasferta, continuano a dare soddisfazioni nonostante un gioco non ancora spumeggiante. Un’Inter sicuramente non bella, ma cinica e spietata; di questi tempi, ciò che basta per accontentarsi, vista l’importanza dei tre punti.

C’è ancora tanto da lavorare e questo lo si è capito soprattutto dopo un primo tempo sottotono, dove a più riprese i nerazzurri hanno rischiato di andare in svantaggio sotto i colpi di un buon Chievo e in generale di un ottimo ma poco preciso Pellissier.

L’Inter si è presentata a Verona con il 3-5-1-1 che ci si aspettava. Con Sneijder, sostituito poi al 23′ per infortunio, che aveva il compito di girare intorno a Milito, e PereiraNagatomo sugli esterni che hanno rappresentato una delle note positive della serata. I due esterni, più liberi di offendere senza preoccuparsi troppo della fase difensiva, sono stati protagonisti di una prova più che sufficiente. Non a caso, l’azione che ha portato al primo gol nasce da una palla sporcata di Nagatomo su cui si è avventato come un avvoltoio l’uruguaiano.

Il 3-5-1-1 schierato da Stramaccioni dunque, ha permesso di trovare quell’equilibrio che tanto era mancato nelle partite precedenti. Ci sono ancora da oliare certi meccanismi, soprattutto in una difesa che ieri nel primo tempo ha ballato non poco e che di certo beneficerà del ritorno di Chivu, costretto in extremis al forfait per un fastidio al ginocchio.

Per il gioco ci sarà tempo. Come ha dichiarato Stramaccioni nel post-partita, infatti, l’Inter ha avuto a disposizione soltanto un allenamento e mezzo per testare il nuovo assetto. C’è ancora molto da lavorare e pian piano i nerazzurri ptorebbero trovare quegli automatismi in grado di portarli ad estendere il filotto di vittorie anche in casa.

Gaetano Mango

(Twitter: @nimango)

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