Strama: “Dobbiamo migliorare molto, ma questo modulo si addice di più alle nostre caratteristiche”

Per noi era importante tornare a vincere dopo la rocambolesca sconfitta di domenica. Penso che l’Inter, nell’arco dei novanta minuti, abbia meritato i tre punti”. Esordisce così Andrea Stramaccioni ai microfoni di Sky dopo il successo ottenuto contro il Chievo di Mimmo Di Carlo.

Un’Inter profondamente rinnovata dal punto di vista tattico, con un 3-5-2 che potrebbe essere la base da cui ripartire: Penso sia il modulo migliore per sfruttare i giocatori che ho a disposizione – spiega il mister – ci dà un po’ più di solidità permettendoci comunque di essere pericolosi in avanti e di non perdere quell’equilibrio che finora ci è costato parecchi punti. Dobbiamo lavorare tantissimo e in avvio di gara abbiamo sofferto molto. Abbiamo avuto solo un giorno e mezzo per lavorare ma, quando abbiamo trovato le misure, il campo ha confermato quello che penso. Viste le nostre caratteristiche, l’Inter si esprime meglio con questo assetto. In ogni caso, così come non mi deprimo per le sconfitte, non mi esalto eccessivamente dopo una vittoria. L’obiettivo è migliorare partita dopo partita“.

All’allenatore nerazzurro viene chiesto poi un commento sulle belle parole spese da Cassano nei suoi confronti (“ringrazio Stramaccioni che mi ha voluto ed ha messo la faccia per me”): “Cosa dico ad Antonio? Rimarrà tra me e lui. Ringrazio i ragazzi perchè hanno messo in campo tanta grinta e carattere. Sono diretto e spontaneo con tutti i giocatori, spero che apprezzino questo mio lato. Antonio sta rispondendo sul campo, gli faccio i complimenti perchè sta dimostrando il suo valore. E’ questo il motivo per cui l’abbiamo voluto all’Inter. Non solo io, ci tengo a precisarlo”.

Dopo qualche difficoltà iniziale, legata al cambiamento di modulo, si sono visti i primi benefici della mini-rivoluzione tattica, soprattutto grazie al lavoro sulle fasce di Nagatomo e Pereira: Credo che gli esterni siano il termometro della nostra mentalità. Avevo chiesto ai ragazzi, non solo a Yuto e ad Alvaro, di essere un po’ più coraggiosi nel proporsi. Ovviamente dobbiamo lavorare tanto, ma con questo assetto copriamo meglio il campo e possiamo valorizzare i nostri giocatori. Poi sarà il campo a dire se ho ragione”.

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