L’Inter si conferma letale in trasferta. Quinta vittoria consecutiva lontano da San Siro

Lontano dal “Meazza” è tutta un’altra Inter. I nerazzurri, nella gara valida per la 5^giornata di Serie A, espugnano il “Bentegodi” di Verona e riconfermano così il cammino trionfante di queste prime trasferte stagionali. Come se lontani dalle mura amiche si spezzasse l’incantesimo, gli uomini di Stramaccioni, dopo aver sbloccato con Alvaro Pereira, controllano la partita aspettando il momento giusto per chiudere i conti con Cassano. Ottime risposte dal campo sono arrivate da Handanovic, che si è fatto trovare pronto nelle occasioni create dai clivensi e dalla difesa a tre che, a parte qualche comprensibile sbavatura iniziale, ha controllato bene il tridente gialloblu; destano invece preoccupazione le condizioni di Sneijder, uscito al 26′ del primo tempo per un sospetto stiramento.

I nerazzurri, come anticipato dallo stesso Stramaccioni alla vigilia, scendono in campo con un rivoluzionario 3-5-1-1 composto da Handanovic, Ranocchia, Samuel, Juan Jesus, Nagatomo, Zanetti, Cambiasso, Guarin, Alvaro Pereira, Sneijder e Milito. Il Chievo risponde con il 4-3-1-2 formato da Sorrentino, Sardo, Cesar, Dainelli, Jokic, Vacek, Luca Rigoni, Hetemaj, Marco Rigoni, Pellissier, Di Michele.

Pronti via e Handanovic si rende subito protagonista con un’ottima parata sul colpo di testa ravvicinato di Hetemaj. Dopo il lampo iniziale la partita non sembra decollare e per avere un’altra occasione bisogna aspettare il 21′: Pellissier tallonato dai difensori nerazzurri si ritrova davanti al numero uno sloveno ma il suo pallonetto finisce a lato. Un minuto più tardi la svolta della gara: problema muscolare alla coscia sinistra per uno spento Sneijder, infortunatosi nel tentativo di controllare un pallone a centrocampo; al suo posto Strama butta nella mischia Antonio Cassano.

Con il barese l’Inter sembra avere più fantasia e, dopo un’occasionissima divorata sempre da Pellissier, che sfrutta a metà un’incomprensione tra Ranocchia e Zanetti, i nerazzurri passano in vantaggio al 43′ con PereiraNagatomo calcia dal vertice destro dell’area, il suo tiro viene sporcato e diventa un assist per l’uruguaiano che da due passi appoggia in rete col mancino.

Nel secondo tempo il copione non sembra cambiare. L’Inter decide di controllare la gara e a rendersi protagonista è il solito Handanovic, che ingaggia un duello personale con Marco Rigoni: al 54′  blocca in due tempi il rasoterra del trequartista gialloblu, che replica al 61′ da posizione defilata e ci prova ancora al 66′ su punizione quando costringe il portiere ex Udinese a volare sotto il sette per respingere il suo destro a giro.

La partita scorre con il Chievo sbilanciato in avanti alla ricerca del pareggio e l’Inter che trova il raddoppio grazie a una splendida triangolazione tra Cassano e Gargano: FantAntonio inizia l’azione, scambia con l’uruguaiano e buca Sorrentino con un preciso piattone destro. 2-0 e partita chiusa. Prima del triplice fischio di Peruzzo un’occasione per parte: il palo di Cruzado per il Chievo e l’ottimo intervento di Sorrentino sul tiro ravvicinato di Gargano, che non cambiano il risultato finale.

Zanetti e compagni conquistano tre punti fondamentali che permettono all’Inter di restare a -4 dalla coppia di testa formata da Juventus e Napoli. Prova positiva per i nerazzurri che hanno saputo soffrire nella prima mezz’ora, sfruttando poi gli episodi per girare l’inerzia della gara a proprio favore. C’è ancora molto lavoro da fare, ma un successo era indispensabile per riacquistare fiducia in vista della difficile gara di domenica sera contro la Fiorentina.

Davide Miccichè

(Twitter: @Davide_Micciche)

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