Tra Cassano e Strama, torna di moda il “rumore dei nemici”

A dirla tutta, sembrava non aspettassero altro. Dopo gli onori a Pazzini e le conseguenti critiche ai dirigenti dell’Inter per averlo lasciato andare senza se e senza ma, ecco che il primo passo falso dei nerazzurri in campionato si trasforma subito in una bufera di sentenze e vaneggiamenti privi di senso verso la società.

Partendo da Stramaccioni che sarebbe già in bilico, che dovrebbe andare a lezione da Zeman, che è inadatto per una panchina così importante, fino ad arrivare ad Antonio Cassano, contro il quale l’attenzione mediatica sembra essersi scagliata con particolare veemenza.

Motivo di discussione sarebbe un non idilliaco rapporto con i nuovi compagni. Le voci, infatti, parlano di un Cassano già emarginato per colpa di un atteggiamento ostile nei confronti di alcune colonne dello spogliatoio, non ultimo capitan Zanetti. Proprio lui che, paradossalmente, era stato il primo a spendere parole al miele per FantAntonio. Roba da ridere, ma ridere di gusto.

La verità è che il pibe di Bari si è integrato alla perfezione con il resto del gruppo, ha portato allegria e serenità alla Pinetina, legando in particolar modo con i vicini di casa Sneijder e Nagatomo, e con lo stesso Zanetti al quale ha voluto simbolicamente regalare la maglia del suo esordio in nerazzurro.

Nella testa di molti, questa situazione ha ricordato il famoso “rumore dei nemici” di epoca mouriniana. Non c’è espressione più opportuna per descrivere l’atteggiamento tenuto da parte della stampa nei confronti dei nerazzurri e per certi versi potrebbe anche essere un fattore positivo: chissà che, a distanza di un paio d’anni da quell’Inter che non lasciava neanche le briciole agli avversari, non sia tornata un po’ di paura.

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