Le verità di Marco Branca sul mercato nerazzurro

Si è detto tanto, forse troppo, sul mercato dell’Inter in questi ultimi anni. Per questo, Marco Branca ha deciso di raccontare le sue verità ai microfoni di Sky Sport.

Ecco le parole del direttore dell’area tecnica nerazzurra:

sui mancati arrivi di LUCAS e LAVEZZI

“Eravamo partiti in anticipo, poi abbiamo capito che c’erano dinamiche che non si incastravano. Il momento non consentiva di prendere certe decisioni senza copertura economica e poi nessuno in Italia può essere competitivo con i prezzi che fanno quattro o cinque squadre nel mondo”.

sugli addii di JULIO CESAR e MAICON

“Sono cose che non fanno piacere, ma sono cose che a un certo punto della storia del club e anche del calciatore, per certi stimoli che devono essere sempre rinverditi, bisogna fare. Non capisco quelli che mi criticano per le cessioni di Julio Cesar e Maicon, anche perchè sono due giocatori che avevo preso io”.

sullo scambio PAZZINI-CASSANO

“Quando si prendono delle decisioni, si possono commentare il giorno dopo. Poi, però, bisogna essere convinti delle scelte che si fanno. Noi siamo stati convinti tecnicamente, così come il Milan. Quindi deve finire lì”.

sulle cessioni di BALOTELLI e DESTRO

“Mario è partito dopo la vittoria del triplete e già lì avremmo dovuto iniziare un certo tipo di discorso economico. Se il mercato in quel dato momento offre solo quella possibilità di monetizzare, devi fare piccoli sacrifici. Lo stesso per Destro, ceduto per emergenza difensiva: avevamo necessità di fare investimento su un giovane italiano forte, per il futuro, e allora per prendere Ranocchia abbiamo dovuto sacrificare Destro. Dinamiche molto sempici”.

sul possibile arrivo di PAULINHO a gennaio

“Non abbiamo deciso niente, non abbiamo preso nessun tipo di accordo. Abbiamo pensato a fare il meglio per questa sessione, ora abbiamo tante partite da giocare, dobbiamo trarne tutti delle indicazioni per il proseguio sia del campionato che della coppa. Dopo di che vedermo se ci sarà da intervenire a gennaio. Se lo marchiamo a uomo o a zona? Ormai a zona, perchè ci piace il calcio moderno”.

 

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