Il “nuovo” Coutinho guida l’Inter dei giovani

Largo ai giovani. E’ il diktat imposto dalla società nerazzurra per il duplice scopo di abbassare il monte ingaggi e avere una rosa affamata e atleticamente pronta al gioco voluto da mister Stramaccioni. E di certo una delle note positive del ritiro di Pinzolo proviene proprio da chi potrebbe essere la punta di diamante di questo progetto: Philippe Coutinho.

Tornato all’Inter dopo sei mesi in prestito all’Espanyol, il giovane talento verdeoro sta confermando le buone cose fatte vedere in Spagna dando ragione a Stramaccioni che ha voluto trattenere il giocatore a qualunque costo. Finte, dribbling, gol: il nuovo Coutinho è una delizia per palati fini come, per palati fini, è stato il gol rifilato al Koper ieri pomeriggio nella terza amichevole con cui l’Inter ha salutato il Trentino. Coutinho prende palla al limite dell’area, mette a sedere due difensori con un paio di finte e insacca con un destro in diagonale.

Altra nota positiva riguarda la collocazione tattica del giovane trequartista. Cou finora è stato impiegato sull’out di sinistra. Posizione scelta anche in ottica futura, per evitare problemi di convivenza con Wesley Sneijder quando tornerà in gruppo.

A questo punto, dunque, la domanda sorge spontanea. Serve davvero spendere cifre spropositate per prendere Lucas quando in quel ruolo l’Inter non necessita di grandi innesti? Magari si potrebbe riparlarne qualora arrivassero offerte irrinunciabili per l’olandese che per ora sembra comunque destinato a vestire nerazzurro anche nella prossima stagione.

Converrebbe piuttosto concentrare le poche risorse a disposizione per rinforzare il centrocampo che, dopo la rinuncia a Poli e la chiusura di Paulinho, sta pesando tutto sulle spalle di Fredy Guarin e avrebbe bisogno di un altro innesto di qualità (quella che non può certo garantire il rincalzo Mudingayi) da affiancare al colombiano. 

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