Poli non convocato per il ritiro della Samp. Adesso l’Inter può (e deve) accelerare

Arriva da Genova la notizia che potrebbe riavvicinare Andrea Poli all’Inter dopo le schermaglie di inizio settimana tra Marco Branca, direttore dell’area tecnica nerazzurra, e Pasquale Sensibile, direttore sportivo della Sampdoria: il centrocampista di Vittorio Veneto, infatti, non è stato convocato da Ferrara per il ritiro precampionato e difficilmente vestirà la maglia blucerchiata nel corso della prossima stagione.

Un assist per l’Inter dopo che le evoluzioni positive della trattativa Paulinho avevano generato una serie di voci che sembrava potessero allontanare il giocatore da Appiano Gentile in caso di arrivo del mediano del Corinthians. Il costo dell’operazione Paulinho (intorno agli 8 milioni, ndr), la forte resistenza della neopromossa Samp, detentrice del cartellino di Poli, e l’interesse del Napoli stanno comunque rendendo difficile la trattativa per il riscatto del giovane centrocampista veneto.

Poli, tuttavia, ha dimostrato nell’ultima stagione di essere da Inter e soprattutto si è guadagnato la fiducia di mister Stramaccioni che, a più riprese, ha ribadito che il centrocampista rientra nei suoi piani ed è uno specimen di calciatore che si sposa perfettamente con la nuova politica tecnica e societaria.

Rinunciare a Poli per puntare ad esempio sul più economico Mudingayi potrebbe rivelarsi un errore. Il centrocampista belga, seppure reduce dall’ottima stagione di Bologna, va per i 31 anni, ed è monodimensionale dal punto di vista tecnico-tattico: essendo un mediano classico dai piedi non educatissimi, rende al meglio in coppia con un altro interno di rottura; inoltre è poco adattabile in un centrocampo a tre, dato che potrebbe ricoprire solo il ruolo di centrale, con conseguenze nefaste nella fase di impostazione. Infine, non verrebbe via gratis. Poli è già integrato, conosce l’ambiente Inter, ha le caratteristiche tecniche giuste per fare sia la mezzala che l’interno del 4-4-2. E’ più duttile, più giovane, più prospettico.

Rendere Poli e Paulinho alternativi l’uno all’altro è una soluzione da scartare. “Polinho” è la strada più giusta e coerente da percorrere per un’Inter che vuole rilanciarsi attraverso i giovani.

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