La seconda vita di Cordoba: “Voglio essere solo un riferimento per i giocatori fuori dal campo”

In un momento in cui gran parte dei senatori stanno terminando la loro lunga e gloriosa storia d’amore con la maglia nerazzurra, ce n’è uno che, pur avendo abbandonato il terreno di gioco, continuerà a servire i colori che ama.

Stiamo parlando di Ivan Ramiro Cordoba che, dopo 12 anni nell’Inter, con cui ha conquistato 5 scudetti, 4 coppe Italia, 4 supercoppe italiane, 1 Champions League e 1 Mondiale per Club, ha deciso di appendere le scarpette al chiodo per accomodarsi dietro una scrivania nel ruolo di team manager.

La figura di Cordoba sarà importante perché dovrà mediare tra spogliatoio e società, senza dimenticare il grande bagaglio d’esperienza che dovrà essere messo a disposizione dei giovani. È lo stesso Ivan che dal ritiro di Pinzolo, ai microfoni di Sky Sport 24, ha parlato della sua nuova esperienza.

“Mi rende contento perchè è una nuova avventura. Nel gruppo non devono vedermi come un dirigente, mi prendono in giro scherzando, ma sempre con rispetto. Mi sento ancora un compagno di squadra dei ragazzi. Voglio essere solo un riferimento per i giocatori fuori dal campo, devono sapere che siamo una squadra al completo e con la società al fianco di tutti.

Il colombiano ha anche svelato chi è stato il vero fautore della sua permanenza in nerazzurro: “Se sono qui è perché Stramaccioni ha chiesto espressamente di avermi e io lo ringrazio per questa fiducia che c’è stata in pochi giorni. Lui è una persona molto chiara, che ha capito bene le cose che ci sono da fare e qual è la situazione“.

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