Un mercato saggio per tornare protagonisti

L’Inter ha deciso di dire basta alle spese folli. Niente più Vieri, Cannavaro, Crespo, Ibrahimovic o Eto’o. Niente più ingaggi da capogiro e massima attenzione nel pescare dal mercato elementi utili alla causa nerazzurra. Un mercato guidato con saggezza da Branca e Ausilio sotto l’attenta regia di Andrea Stramaccioni, che ha deciso di portare una ventata di freschezza in una rosa ormai logora sia fisicamente che psicologicamente.

Quindi, via Julio Cesar, Lucio, Cordoba, Forlan, probabilmente Maicon e Stankovic senza dimenticare Thiago Motta, partito lo scorso gennaio. Gli unici ultra trentenni che si sono salvati sono stati Chivu e Samuel che, per restare in nerazzurro, si sono praticamente dimezzati lo stipendio. Altri senatori quali Milito, Cambiasso e Zanetti, che godono ancora di grande fiducia da parte della società, non sono mai stati in discussione.

Questa smobilitazione, permetterà alle casse societarie di risparmiare qualcosa come 50 milioni di euro sugli ingaggi. Al posto di questi giocatori che in un modo o nell’altro hanno fatto la storia recente dell’Inter, Forlan a parte, sono arrivati validi sostituti a costi contenuti, giovani e di sicuro affidamento.

Stiamo parlando di Samir Handanovic, prelevato dall’Udinese per 11 milioni più la metà di Faraoni e che andrà a guadagnare un terzo di quello che portava a casa Julio Cesar con cinque anni in meno sulla carta d’identità; Matias Silvestre, arrivato da Palermo in prestito oneroso di 2 milioni con obbligo di riscatto a 6; Juan Jesus, approdato in nerazzurro già a gennaio, 20 anni, già nel giro della nazionale maggiore brasiliana; Rodrigo Palacio, 30 anni appena compiuti ma con ancora tanto da dare; Fredy Guarin, 26 anni, uno dei centrocampisti più completi d’Europa e arrivato dal Porto per appena 11 milioni.

Scelte dolorose, soprattutto alcune. Tra queste, sicuramente, quella riguardante Julio Cesar. Il portiere brasiliano, che a settembre compirà 33 anni, nelle ultime stagioni ha accusato sempre più problemi fisici, specie alla schiena e al gomito. Questi, negli ultimi due anni, hanno permesso a Castellazzi di disputare ben 31 partite tra le varie competizioni. Tante, troppe assenze dell’Acchiappasogni nerazzurro che hanno portato la società a compiere una scelta difficile ma comprensibile. Julio Cesar ha un ingaggio molto alto, 4.5 milioni a stagione. Le qualità non si discutono così come non si discute l’attaccamento alla maglia dell’estremo difensore della Seleçao, ma un portiere sempre a rischio infortunio che gioca praticamente la metà delle partite non è un lusso che si può permettere una società come l’Inter.

Ergo, la scelta di puntare tutto su Samir Handanovic, che il 14 luglio compirà 28 anni. Integro fisicamente, il portiere prelevato dall’Udinese è sicuramente tra i migliori in Europa e ha tutte le qualità per raccogliere l’eredità di Julio Cesar. Anche se non vederlo più festeggiare come un pazzo ad ogni gol nerazzurro o chiedere scusa ai tifosi in lacrime dopo un errore, mancherà un po’ a tutti.

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