Palacio: “Essere qui è bellissimo. Giocherò con tanti campioni ma mi sento pronto”

Al termine della presentazione delle nuove divise ufficiali al Nike Stadium, sul palco resta Rodrigo Palacio: l’attaccante argentino, e nerazzurro dal 7 giugno scorso, si presenta alla stampa, accompagnato dal direttore tecnico Marco Branca.

Essere qui suscita sensazioni bellissime, è il primo giorno, sono stato trattato molto bene da tutti – dichiara l’attaccante argentino -. Detto questo ci tengo a esprimere il mio rispetto per i miei tre anni vissuti al Genoa: ringrazio la società e i tifosi che mi hanno sempre fatto sentire a casa”.

Una carriera vincente in numeri e trofei trascorsa tra Italia e Argentina quella di Palacio che, a chi gli chiede se questo sia il momento giusto per arrivare all’Inter, risponde con sicurezza: “Sì, penso di si, dopo i tre anni passati in Italia. Adattarsi a un calcio, venendo da una cultura diversa, non è facile, ma ora mi sento maturo per un passo di questo tipo.

Diego Milito, il campione su tutti, è argentino e ora nerazzurro come lui, ma nessun timore del confronto: “Non ho paura, so che sarà difficile ci sono giocatori e attaccanti di grande qualità quindi è possibile che almeno inizialmente possa partire come sostituto, ma poi farò di tutto per essere titolare.

La maglia nerazzurra è quella appena presentata dalla Nike, ma “il numero ancora non lo so”, spiega Palacio, che poi scherza:Se mai baratterei il codino con lo scudetto? No, non ho intenzione di tagliarlo (sorride, ndr), ma chiaramente spero di vincere comunque il campionato”.

Un’Inter che possa competere con Milan e Juventus “già da subito”, questo si augura Palacio, che poi continua: Il nostro è un buon gruppo e penso che potremo lottare con le altre per il titolo”.

“Non pensate a Ibrahimovic che lascia l’Italia, ma a calciatori come Eto’o o Palacio che vengono a giocarci”, furono parole di José Mourinho, alle quali viene chiesto un commento proprio dall’attaccante argentino: “Se mi chiedete se sono all’altezza, questo non lo so. Per il fatto che lo ha detto Mourinho, però, mi fa sicuramente piacere. Il campionato italiano rimane un campionato di altissimo livello.

“Con Andrea Stramaccioni ho parlato solo una volta dopo aver firmato – spiega Palacio – mi ha dato il benvenuto e detto che mi accoglie a braccia aperte. Zanetti? Lui non l’ho sentito, ma mi ha mandato un messaggio”.

A che gli chiede se pensa di essere arrivato con un anno di ritardo nella stessa squadra che era vicinissima all’attaccante proprio un anno fa risponde: “È vero, l’anno scorso sono stato vicino al vestire il nerazzurro, poi l’affare non si è concretizzato, ma prima o dopo non importa, l’importante è esserci arrivati comunque.

Più semplice vincere lo scudetto o l’Europa League, Palacio non può saperlo, ma sa per certo che “niente è facile nel calcio di oggi. Chiaramente l’Inter è una grande squadra e dovremo lottare su tutti i fronti. Speriamo a fine anno di poter festeggiare entrambi i successi”.

Fonte: inter.it

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