Euro 2012: nel girone A ko della Grecia contro la Repubblica Ceca e pareggio tra Polonia e Russia

Per la seconda giornata del Girone A di Euro 2012, si sono giocate Grecia-Repubblica Ceca e Polonia-Russia.

Alle 18, presso lo stadio “Municipale” di Wroclaw, i campioni di Euro 2004 hanno affrontato i finalisti dell’edizione del 1996. Schierati con un 4-2-3-1, al 2’ gli uomini di Michal Bílek vanno subito sull’1 a 0 grazie a Jiracek, bravo a sfruttare una verticalizzazione di Hübschman. Non passano neanche 4 minuti che Selassie se ne va sulla destra e mette una palla in mezzo su cui si avventa Pilar, lesto a realizzare il 2 a 0 ceco (in cui c’è comunque lo zampino di Chalkias). Storditi dal tremendo uno-due avversario, gli ellenici rischiano di subire la terza marcatura con un bel destro del “Piccolo Mozart” Rosicky, ma il portiere Sifakis (subentrato allo stesso Chalkias) è bravo a deviare in corner. Si deve aspettare il 41’ per vedere un sussulto della “Nave Pirata”, quando Fotakis stacca e insacca di testa, ma la rete viene annullata per posizione di fuorigioco.

Nel secondo tempo la compagine di Fernando Santos cambia atteggiamento ed accorcia le distanze al 52’ con Gekas, abile sfruttare un clamoroso errore di Petr Cech, a sua volta coadiuvato malamente dal difensore Sivok. A questo punto, Karagounis e compagni provano a schiacciare gli avversari nella loro metà campo, producendo comunque poco nonostante la buona volontà mostrata. Finisce 2 a 1 per la Repubblica Ceca una gara dove è stata messa in luce l’ottima prestazione del terzino Selassie, attento in fase difensiva e sempre pericoloso a spingere sulla fascia destra.

Alle 20 e 45, presso lo stadio “Nazionale” di Varsavia, sono invece scese in campo Polonia e Russia. La nazionale di casa è stata schierata con un 4-2-3-1 che vedeva in: Piszczek, Blaszczykowski e Lewandowski i suoi gioielli, nonché tre dei protagonisti della meravigliosa stagione del Borussia Dortmund; mentre Advocaat si è affidato al solito 4-3-3, con il tridente offensivo formato da: Arshavin, Kerzhakov e Dzagoev.

Nei primi minuti, i biancorossi hanno sfiorato l’1 a 0 grazie al colpo di testa di Perquis, su cui si è opposto un portentoso Malafeev, ed una bella conclusione di Lewandowski, finita di poco alta sulla traversa. Al 17’ la compagine di mister Smuda va in rete con Polanski dopo una bellissima azione, ma l’arbitro annulla giustamente per una posizione di fuorigioco. Nonostante le fiammate dei Biało-czerwoni, sono i russi ad andare in vantaggio con un colpo di testa Dzagoev, bravo a sfruttare un bel calcio di punizione di Arshavin. Il gol funge da stimolo per i vincitori dell’Europeo del 1960, che chiudono in attacco la prima frazione di gioco.

Il secondo tempo vede una buona risposta della Polonia, brava a reagire e a trovare il pari al 57’ con Blaszczykowski, che dalla destra rientra sul sinistro e lascia partire un bel tiro dal limite dell’area che s’insacca sul secondo palo. Da qui parte l’attacco degli eroi del paese ospitante e Malafeev deve superarsi su Polanski per evitare il gol del sorpasso. Il match finisce 1 a 1 e consente alla Russia di restare in testa a 4 punti davanti alla Repubblica Ceca (distante solo una lunghezza), alla Polonia (a 2 punti)  e alla Grecia (ferma a quota 1).

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