Due situazioni da risolvere prima di chiudere per Destro

Sono ore decisive per il futuro di Mattia Destro. Dopo alcuni giorni di pausa, in cui i dirigenti nerazzurri si sono dedicati ad altre operazioni di mercato, Inter e Genoa hanno ripreso a trattare il possibile ritorno ad Appiano dell’attaccante di Ascoli Piceno. Nonostante l’inserimento di Roma e Juventus, Preziosi ha ribadito che la società di corso Vittorio Emanuele resta in vantaggio nella corsa al giocatore, da sempre in cima alla lista dei desideri stilata da Stramaccioni. L’impressione è che manchi davvero poco per la conclusione dell’affare.

Prima di chiudere la trattativa, però, il club nerazzurro deve sciogliere due nodi: la comproprietà di Longo e la cessione di Pazzini. Per il neo campione d’Italia, che il patron rossoblu vorrebbe inserire come contropartita nell’affare, le parole di Ausilio nella giornata di domenica sono state chiare: l’Inter non ha nessuna intenzione di rinunciare alla sua metà. La soluzione più probabile dunque è che venga rinnovata la comproprietà, con il giocatore destinato a proseguire il suo percorso di maturazione sotto la Lanterna, per muovere i primi passi in serie A senza eccessive pressioni ed evitando il rischio di vivere gran parte della stagione tra panchina e tribuna.

Per quanto riguarda Pazzini, invece, la situazione è più complicata. L’attaccante azzurro sembra non rientrare nei piani del nuovo tecnico e la società sarebbe in cerca di una sistemazione per il giocatore; ma sia il prezzo del cartellino (solo un anno e mezzo fa Moratti ha speso quasi 20 milioni per strapparlo alla Sampdoria, ndr) sia l’elevato ingaggio lo rendono accessibile solo a poche squadre.

In ogni caso, indipendentemente da Longo e Pazzini, la situazione è ormai sotto controllo e, a meno di clamorosi ribaltoni, il matrimonio tra Destro e l’Inter si farà. Così, dopo tanti anni di gavetta, per la punta marchigiana è arrivato il momento di tornare ad Appiano, per dimostrare tutto il suo valore e per crescere al fianco di Milito, in attesa di raccoglierne la pesante eredità.

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