C’è anche l’Inter su Marco Verratti. Il giovane profeta in patria, reduce dalla recente promozione in massima serie con il suo Pescara, è inseguito anche da Napoli, Genoa e Juventus, che secondo i “ben informati” sarebbe in vantaggio sul giocatore grazie ad un accordo raggiuntoo col procuratore. Accordo prontamente smentito tre giorni fa dallo stesso rappresentante del calciatore Donato Di Campli. Quindi l’asta è aperta e la condizione è la stessa per tutte le concorrenti: il numero 10 biancoazzurro vuole giocare un altro anno a Pescara.
Da molti ritenuto il nuovo Pirlo, Verratti ha caratteristiche tecniche e un’evoluzione calcistica diversa rispetto al fuoriclasse bresciano. “Marcuccio” nasce centrocampista centrale e dopo una breve porzione di carriera giocata da trequartista è ritornato, quest’anno, al suo ruolo originario, che gli consentì di esordire in serie C a quindici anni e mezzo.
Alla tecnica sopraffina il pescarese aggiunge la grinta e la corsa tipica dei cagnacci della mediana. Un’aggressività che gli è costata tre cartellini rossi nel corso dell’ ultima stagione e che resta uno dei pochi punti deboli di questo ragazzo che, a vent’anni ancora da compiere, ha diretto con autorità una delle migliori “orchestre calcistiche” d’Italia e, volendo, anche d’Europa, perché quello che ha fatto vedere il Pescara di Zeman in quest’annata travalica i confini e le categorie nazionali; una forma d’arte che il presidente Sebastiani vuole esportare anche in Serie A e per questo è intenzionato a trattare Verratti solo in prospettiva 2013.
L’Inter è invitata al ballo, ha le capacità economiche e le contropartite tecniche, rappresentate da tanti giovani di qualità, necessarie per portarsi a casa uno dei migliori talenti emergenti del nostro calcio. Un giocatore talmente forte che farebbe subito dimenticare ai tifosi nerazzurri un altro dei suoi pochi difetti, la sua dichiarata fede bianconera.