Lucio-Inter al capolinea: ringiovanimento o ridimensionamento?

 

La notizia era nell’aria ma nessuno si aspettava che la situazione potesse evolvere in tempi così rapidi: Lucio è pronto a chiudere in anticipo la sua avventura in maglia nerazzurra.

A lanciare la bomba è stato il procuratore del difensore brasiliano che, durante un’intervista rilasciata ieri pomeriggio al portale Lucenet, ha rivelato: “Lucio è stato tre anni all’Inter. Ha vissuto un’esperienza bellissima, ma pensa che sia arrivato il momento di cambiare aria. Stiamo trattando con la società, ne abbiamo parlato anche oggi. Abbiamo presentato la nostra richiesta di cessione ed è stata accettata. Ora è alla ricerca di un nuovo club. Per l’uomo e il calciatore che rappresenta, lascia l’Inter da amico“.

“Abbiamo deciso di lasciare, ci hanno capiti e sono stati tutti cordiali – ha proseguito Becker – Ha ancora due anni di contratto, se troviamo un nuovo club lui andrà. La preferenza è giocare in un grande campionato europeo, ma non si sa mai. C’è molto interesse in Brasile, il Mondiale si gioca qui e Lucio lo sa. Non conosciamo il futuro. In questi anni si è ben adattato al calcio europeo, e non aveva tanti motivi per andarsene. Tutto però è stato deciso oggi pomeriggio, quindi è ancora molto presto per decidere il futuro. Avremo altre notizie a breve. Nel calcio tutto accade velocemente, a volte le cose si risolvono con due o tre telefonate, o con una email. Potrebbero esserci novità domani come tra quindici giorni. Ci guardiamo intorno con grande attenzione”.

Parole che non lasciano spazio ad interpretazioni. Sulla scelta del centrale ex Bayern pesa sicuramente la mancata partecipazione dei nerazzurri alla prossima Champions League; per lo stesso motivo la società non si è opposta alla decisione del giocatore e sta cercando di assecondare il suo volere (provando magari a guadagnare qualcosa dalla cessione del cartellino).

Come ha detto Stramaccioni, il prossimo sarà un anno zero per l’Inter; un anno in cui società e tecnico dovranno iniziare a porre le basi per la costruzione di un nuovo ciclo. In quest’ottica i 3,5 milioni che Moratti avrebbe dovuto garantire al 34enne di Brasilia per i prossimi due anni sarebbero diventati un lusso difficile da sostenere, soprattutto se uniti al rischio di bruciare definitivamente il talento di Andrea Ranocchia, valutato circa 20 milioni non più tardi di 16 mesi fa e vittima di una preoccupante involuzione.

Tuttavia, se è vero che sui 55 gol subiti dall’Inter in questo campionato pesano come macigni le disattenzioni del brasiliano, è impossibile dimenticare ciò che Lucio ha fatto da quando è arrivato alla Pinetina. Il suo inserimento al fianco di Samuel è stato fondamentale per conferire alla retroguardia nerazzurra una dimensione internazionale: prima di venire “ridicolizzato” da un Brandao qualunque, Lucio ha vinto duelli ben più significativi contro i top player di mezza Europa (citofonare Drogba o Ibrahimovic per maggiori dettagli).

Non sarà dunque facile trovare sul mercato una valida alternativa al numero 6 nerazzurro, ancora tra i migliori per carisma e personalità (a tal proposito non è da escludere un possibile ripensamento di Chivu, ndr). Per evitare che questa inevitabile separazione diventi l’ennesimo motivo di rimpianto, Branca e Ausilio dovranno fare del loro meglio quest’estate, senza dimenticare che il confine tra ringiovanimento e ridimensionamento sta diventando sempre più sottile.

 

Alessandro Suardelli

 

 

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