Il centrocampo nerazzurro riparte da Guarin

Non è un segreto che la costruzione di una grande squadra debba partire dal suo cuore: il centrocampo. Per questo l’Inter, prima di dedicarsi alle trattative riguardanti il reparto offensivo, ha scelto di puntellare la mediana con il primo colpo di una sessione di mercato che si preannuncia caldissima.

Il giocatore in questione è Fredy Guarin, in prestito dal Porto dallo scorso gennaio, e ora riscattato dai nerazzurri per una cifra vicina agli 11 milioni (con un piccolo sconto rispetto ai 13,5 milioni pattuiti nella sessione invernale, ndr). A confermare il buon esito dell’operazione è stato il procuratore del colombiano, Marcelo Ferreyra: “Non voglio parlare di cifre, ma posso assicurare che Fredy è molto, molto felice per questa opportunità di continuare all’Inter. I contatti con la società nerazzurra c’erano già stati due anni fa. Quest’anno ha avuto diversi problemi fisici, ma ha avuto l’opportunità di andare in Italia e giocare il finale di stagione con l’Inter. E’ molto grato al Porto per aver permesso il trasferimento, è l’operazione migliore per tutte le parti”.

Il “Guaro” sembra aver conquistato pienamente la fiducia dell’ambiente nonostante le sole sei presenze, che hanno comunque messo in luce un giocatore con caratteristiche diverse rispetto a quelle dei centrocampisti già presenti nella rosa nerazzurra. A dispetto dell’infortunio che ne ha condizionato i primi mesi ad Appiano, Fredy si è dimostrato un elemento indispensabile per il centrocampo a 3 di mister Stramaccioni. Nel ruolo di interno destro, il colombiano riesce ad abbinare un’ottima fase di interdizione (grazie al suo fisico impetuoso) a inserimenti letali e preziose qualità balistiche. In poche parole, tutto ciò che si richiede a un centrocampista moderno.

L’unico neo sembra essere legato alla fragilità dei suoi muscoli: sono diversi gli infortuni che ne hanno condizionato la carriera ma, per freschezza e capacità, Guarin merita assolutamente la conferma. A colpire è stata soprattutto la personalità del 25enne di Puerto Boyacà, che si è già distinto per lo spirito guerriero mostrato in campo e non è sembrato per niente intimorito da San Siro.

Il giocatore ideale per raccogliere l’eredità di Ivan Cordoba: “Rileverò il testimone da Ivan – ha assicurato Fredy – ora tocca a me tenere alto l’onore della Colombia in nerazzurro.

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