Game over al “Tardini”. Tre minuti di follia spengono il sogno Champions

Cose da “Pazza”. Ormai ci siamo abituati ed è inutile arrabbiarsi perchè è sempre stato così, nel bene e nel male: questa è l’Inter. Sarebbe dovuta essere una serata utile per continuare a sperare nel terzo posto, contro un Parma in grande forma ma già salvo. Invece no. Parma-Inter 3 a 1, o meglio, suicidio nerazzurro al “Tardini”.

Stramaccioni schiera in campo la squadra con il modulo che ha regalato più soddisfazioni, il 4-3-2-1. Il mister è consapevole dell’importanza della gara e, nonostante l’imminente Derby di domenica sera, schiera titolari i diffidati Julio Cesar e Sneijder. A differenza della gara contro il Cesena rientrano, oltre al numero uno brasiliano, Samuel in difesa (al posto di Ranocchia), Stankovic a centrocampo (al posto di Guarin) e Milito in attacco, davanti ai confermati Sneijder e Alvarez.

La gara si mette subito in discesa per i nerazzurri che al 13′ passano in vantaggio con Sneijder: il trequartista olandese sfrutta alla perfezione un tiro-cross di Stankovic, servito a sua volta da Alvarez, bravo a rubare palla al limite dell’area nerazzurra e a portarla nella metacampo avversaria con una lunga cavalcata. Il primo tempo scorre via velocemente senza troppi rischi per Julio Cesar. La ripresa inizia subito con una novità: fuori Nagatomo, colpito poco prima dell’intervallo da Jonathan, dentro Faraoni. Gli emiliani iniziano a spingere dalle parti del giovane terzino italiano, ma senza creare pericoli.

Al minuto 53, però, l’ennesima disattenzione individuale cambia le sorti della partita: Lucio cerca di ripartire palla al piede ma si fa rubare incredibilmente il pallone da Giovinco, cross rasoterra per Marques e uno a uno. Neanche il tempo di riprendersi dallo shock che la “Formica Atomica” sfrutta un’altra indecisione della retroguardia interista e batte Julio Cesar. Parma in vantaggio e Inter allo sbando.

Stramaccioni decide di cambiare modulo e passa al 4-2-3-1: fuori Stankovic, dentro Zarate. Questa volta, però, il cambio non si rivela vincente. L’Inter ci prova con la forza della disperazione e il mister si gioca tutto buttando nella mischia anche Pazzini. L’occasione giusta per il pareggio capita proprio sui piedi del centravanti di Pescia, che conferma il suo momento negativo calciando alle stelle da posizione favorevole. All’83′ la beffa: Biabiany in contropiede salta Julio Cesar e scrive la parola fine non sono sulla partita, ma anche sulla disastrosa stagione nerazzurra.

Si ripartirà dalla prossima estate, senza Champions League, ma con la speranza di un progetto serio per il bene di questi colori.

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