Quattro giornate e altrettanti motivi per crederci

Dopo lo scialbo pareggio di Firenze, è bastata una convincente prestazione di squadra, impreziosita da un Wesley Sneijder finalmente decisivo, per lasciarsi alle spalle gli strascichi dell’ennesima prova incolore della stagione e alimentare una difficile, ma non più impossibile, speranza di qualificarsi alla prossima Champions. La vittoria di Udine ha rilanciato i nerazzurri, conferendo maggiore sicurezza a un gruppo che, fino a pochi giorni fa, sembrava piuttosto sfiduciato.

A 360 minuti dalla fine del campionato, esistono almeno quattro buoni motivi per credere nella rimonta:

1. LA GRINTA DI STRAMACCIONI

Ogni impresa ha bisogno di un valido condottiero. Ad Andrea Stramaccioni va riconosciuto il merito di aver rinvigorito con umiltà e caparbietà un gruppo arrugginito nelle gambe e, soprattutto, nella testa. Il giovane tecnico romano ha trasmesso ai suoi ragazzi un’idea di gioco offensiva e sfrontata, ideale per un finale di stagione in rincorsa. La grinta del debuttante, particolarmente motivato a far bene alla sua prima esperienza importante, potrebbe rivelarsi l’asso nella consunta manica nerazzurra

2. IL MIX TRA VECCHI E GIOVANI

Il recupero di Sneijder, che sembra aver ritrovato il giusto entusiasmo, e lo straripante stato di forma di Milito devono combinarsi in un mix vincente con la freschezza e il dinamismo dei giovani. L’energia dei vari Poli, Guarin, Obi e Alvarez dovrà essere la benzina nella macchina nerazzurra in queste ultime quattro giornate di campionato.

3. L’ORGOGLIO NERAZZURRO

A distanza di pochi anni dal Triplete, nessuno si sarebbe immaginato un crollo così repentino. Neppure gli eroi di quella fantastica cavalcata, chiamati ora al riscatto per salvare almeno in parte una stagione fallimentare. L’orgoglio dei senatori interisti, abituati a competere per traguardi ben più prestigiosi, potrebbe risultare decisivo nel raggiungere un traguardo che avrebbe il sapore dell’impresa.

4. PSICOLOGIA INVERSA

Nonostante il ridotto svantaggio nei confronti delle dirette concorrenti, le possibilità che l’Inter conquisti un posto nell’Europa che conta restano comunque minime. Alleggerire le pressioni nell’ambiente nerazzurro, etichettando la qualificazione Champions come un’ardua impresa piuttosto che come un traguardo facilmente raggiungibile, potrebbe consentire alla squadra di affrontare con maggiore tranquillità lo sprint finale. In poche parole, l’Inter non ha più nulla da perdere.

Fin quando la matematica non condannerà i nerazzurri sarà lecito crederci. Non bisogna tornare troppo indietro nel tempo per ricordare le pazze rimonte a cui questa squadra ci ha abituati: la vittoria all’Allianz Arena della squadra di Leonardo nella scorsa edizione della Champions è solo una delle tante testimonianze. Nel carattere di questo gruppo ci sono, quindi, tutte le potenzialità per tentare l’impresa. Insomma, finche c’è l’Inter c’è speranza.

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