Uno sguardo sulla 34^giornata di A

A cinque giornate dal termine la Juventus piazza un allungo che potrebbe rivelarsi decisivo per la conquista del suo ventottesimo scudetto. I bianconeri nel posticipo domenicale travolgono 4-0 la Roma di un Luis Enrique versione scienziato pazzo (Totti in panchina, De Rossi centrale difensivo, Perrotta rispolverato dopo 3 mesi) grazie alla doppietta di Vidal e ai gol di Pirlo e Marchisio.

Gli uomini di Conte si portano quindi a +3 sul Milan, che si fa bloccare di nuovo in casa; questa volta è il Bologna a mostrare tutti i limiti fisici di una squadra scoppiata. Ibrahimovic dà un senso alla sua partita irritante pareggiando il gol di Ramirez ed evitando ai suoi l’umiliazione della seconda sconfitta interna consecutiva.

La corsa al terzo posto è ormai una gara a chi fa meno peggio; tutte le pretendenti non hanno un minimo di continuità e ogni domenica c’è qualcuno che rientra. Questa volta è il turno del Napoli che ritorna alla vittoria battendo 2-0 il Novara al San Paolo con le reti di Cavani e Cannavaro; gli azzurri scavalcano la Roma e guadagnano due punti su Udinese (0-0 a Verona, ndr), Inter e Lazio, fermata 1-1 all’Olimpico da un Lecce mai domo che rosicchia un punto al Genoa, umiliato dal Siena e dalla grottesca contestazione dei suoi tifosi. Il 4-1 interno è costato il secondo esonero stagionale per Malesani, “cazzo!” (cit.), al suo posto De Canio.

Chi prova ad uscire definitvamente dalla zona calda è il Parma che liquida 3-0 il Cagliari con reti di Giovinco, Floccari e Okaka. I crociati salgono a quota 41 punti, + 6 sul Lecce.

Stessi punti in classifica per il Palermo che pareggia 2-2 a Cesena: gol iniziale di Bertolo, uno-due cesenate con Santana e Rennella, pareggio definitivo a fine primo tempo di Silvestre.

Il Catania continua il suo supercampionato vincendo 2-0 in casa contro l’Atalanta; a segno Gomez e Seymour. L’Europa dista solo 4 punti.

 

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