Nagatomo ci crede: “Il terzo posto è alla nostra portata”

Ospite speciale questo pomeriggio allo store ufficiale “Solo Inter” di via Berchet a Milano, Yuto Nagatomo ha scambiato quattro chiacchiere con i giornalisti presenti, ribadendo l’amore che lo lega ai colori nerazzurri e allontanando alcune voci di mercato. Da quando Stramaccioni ha sostituito Ranieri sulla panchina interista, Yuto ha trovato poco spazio, ma questo non gli ha tolto di certo il sorriso e l’ottimismo che lo contraddistinguono.

Il giapponese, consapevole delle sei finali che attendono i nerazzurri per sperare nel difficile terzo posto, si è mostrato molto ottimista a riguardo e ha acceso subito i riflettori sulla trasferta decisiva di Firenze, in programma domenica: Il terzo posto è alla nostra portata. Sì, credo proprio che l’Inter ce la possa fare. Ora pensiamo alla Fiorentina, il nostro prossimo avversario: siamo pronti. E ai nostri tifosi dico di continuare a sostenerci: sono fondamentali, il calcio senza tifosi non esiste”.

Le recenti panchine avevano fatto pensare a una sua esclusione dal progetto “StramaccInter” e a un suo possibile addio a fine stagione, ma il terzino nerazzurro smentisce tutto e dichiara amore eterno all’Inter: “Mi sento parte del progetto, mi trattano tutti bene, squadra e società. Sto bene all’Inter, sono felice. Se ho mai pensato di andare via? No, mai. Sto bene qui, lo ripeto, e sono pronto a sfruttare ogni occasione. Ogni calciatore vorrebbe giocare, sono certo che arriverà la mia occasione.

Con il cambio di allenatore sono arrivati nuovi metodi di lavoro e una nuova filosofia di gioco che al giapponesino tascabile non sembrano proprio dispiacere: “Rispetto a Ranieri, la tattica è diversa e poi Stramaccioni ci fa lavorare molto anche sulle palle inattive, insiste molto su questo. Se il nuovo mister mi ha mai provato nel centrocampo a tre? No, mai: in ogni caso, io sono a disposizione e sono convinto che arriverà la mia occasione”.

La “Freccia dell’est” non sembra proprio accusare le ultime scelte dell’allenatore che lo hanno relegato in panchina e cercherà in tutti i modi di contribuire alla “rincorsa europea” che caratterizzerà il finale di stagione.

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