Uno 0-0 che sa di resa

Ennesima delusione della stagione. Con la caduta della Lazio a Catania e con lo scontro serale tra Udinese e Napoli, i nerazzurri non sfruttano l’occasione di accorciare la classifica contro una modesta Atalanta e salutano quasi definitivamente l’obiettivo terzo posto.

Dopo la disfatta in Champions League, per l’Inter le restanti gare di campionato dovevano essere 11 finali ma, considerato il senso di impotenza manifestato oggi in campo, è probabile che gli uomini di Ranieri abbiano solo una gran fretta di archiviare questa stagione. A San Siro la squadra non va oltre lo 0-0 in una partita che, al di là del rigore sbagliato da Milito, ha offerto davvero molto poco.

Dopo una partenza a rilento, il primo squillo della gara arriva al 22′: fallo di Bellini su Pazzini e nessun dubbio per l’arbitro Gava, che fischia il calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Milito che incredibilmente bissa l’errore di Verona, con Consigli che devia in angolo. L’Inter non sembra accusare il colpo e un minuto dopo va ancora vicinissima al gol: stacco imperioso di Samuel, ma è ancora il portiere bergamasco ad avere la meglio.

Con l’inizio del secondo tempo le cose non sembrano cambiare e, al 54′, è ancora l’estremo difensore atalantino a rendersi protagonista su una conclusione da fuori area di Poli. Dopo uno squillo di Gabbiadini al 61′, su cui Julio Cesar mette una pezza, Ranieri attua due cambi nell’arco di quattro minuti: Zarate per Milito seguito dall’ingresso di Faraoni per Obi.

Cambiano gli uomini ma non il copione, e a parte l’inserimento di Castagnios per Poli e un episodio dubbio in area nerazzurra con Lucio che atterra Gabbiadini, la gara scorre senza sussulti fino al 95′. I bergamaschi escono da San Siro con un punto d’oro e poco sudato; per i nerazzurri, invece, altra gara che sottolinea i problemi di una stagione storta e di una squadra da rifondare. L’unica speranza dei tifosi, ormai, è che questa stagione finisca il prima possibile.

 

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