Uno sguardo sulla 27^giornata di A

Il Lungo week end della 27^giornata si apre con il secondo set stagionale chiuso dal Napoli; dopo il 6-1 al Genoa nel dicembre scorso, arriva il 6-3 al Cagliari che costa la panchina a Davide Ballardini. In Sardegna ritorna Ficcadenti, dando così seguito alla ridicola moda di richiamare un allenatore esonerato pochi mesi prima. Potere dei (pochi) soldi.

La Roma, come nel girone d’andata, si riprende dalla delusione derby battendo il Palermo 1-0 al Barbera. Ancora a segno Fabio Borini che raggiunge quota 9 gol in campionato, 7 dei quali nelle ultime 8 partite.

La Juventus non cura la sua “pareggite”. Quattordicesimo segno X in stagione per i bianconeri che giocano una gran partita a Marassi, divorandosi una mezza dozzina di gol e prendendo tre pali. Peccato per il silenzio stampa un po’ cialtrone proclamato a fine partite in contestazione dell’arbitraggio…ah lo “stile Juve”.

Il Milan ne approfitta e scappa a + 4. Due a zero al Lecce; a segno la strana coppia Nocerino-Ibrahimovic. Nono centro stagionale per il centrocampista napoletano. Diciottesimo per lo svedese.

Il Catania non si fa distrarre dalla polemica Lo Monaco-Pulvirenti e torna alla vittoria. Uno a zero alla Fiorentina, decide Lodi su calcio di rigore.

Il Siena vince a Cesena e fa un deciso passo avanti nella lotta salvezza; i toscani adesso sono a + 7 dal Lecce. A segno Brienza e il redivivo Bogdani.

Atalanta e Parma pareggiano 1-1. A segno due difensori: Manfredini, che batte mirante con una mezza rovesciata dalla traiettoria beffarda e Paletta, di testa.

Nei due posticipi domenicali Lazio e Udinese abbassano la quota Champions. I biancocelesti perdono in casa contro il Bologna, che va a segno con Portanova, Diamanti e Khrin e si fa male da solo con Rubin, che beffa Gillet siglando il momentaneo 1-2.
I friulani perdono a Novara con Jeda che regala tre punti al rientrante Tesser.

Impostazioni privacy