Contro il Marsiglia, Ranieri sotto esame. In attesa della rivoluzione estiva…

E’  il 21esimo minuto del secondo tempo di Inter-Bologna, la vecchia e arrugginita ammiraglia nerazzurra, dopo sette anni di dominio, sta per affondare sotto i colpi di un modesto avversario. Sette squilli brevi e uno lungo, il segnale di abbandono della nave. Dalla tribuna d’onore il Comandante Moratti decide di salire su una scialuppa di salvataggio, giusto in tempo per osservare da lontano il colpo di grazia di Acquafresca, che affonda definitivamente una delle navi più vincenti della storia del calcio.

Metafora a parte, la sconfitta di venerdì sembra aver aperto gli occhi anche al presidente, unico insieme ai suoi dirigenti a pensare che questa squadra fosse ancora in grado di competere in Italia e in Europa. In due anni 4 guide tecniche, 4 sessioni di mercato senza criterio e la mancanza di un progetto serio avrebbero affondato anche il Barcellona. La posizione di Ranieri sembra ormai compromessa. La sua permanenza sulla panchina nerazzurra il prossimo anno sembra impossibile, nonostante il tecnico di Testaccio abbia un altro anno di contratto.

Dopo il buon inizio, la qualificazione agli ottavi di Champions League e la rimonta in campionato con le sette vittorie di fila (tra cui il derby), sembrava che l’Inter avesse ritrovato un suo equilibrio. Ma l’ennesima cessione a gennaio di uno dei pilastri della squadra, Thiago Motta, ha provocato un’altra rottura. Il presidente sembra non aver digerito alcune scelte tecniche di Ranieri. Il continuo cambio di modulo è la colpa più grande attribuita al mister, che non è ancora riuscito a trovare una collocazione a Sneijder e Forlan nel suo scacchiere.

Ecco perchè, in caso di figuraccia europea mercoledì a Marsiglia, non è da escludere un intervento deciso della società, pronta a congedare Ranieri per affidare la guida tecnica alla coppia Figo-Baresi. Una soluzione interna più che azzardata (considerando che il portoghese sarebbe alla sua prima esperienza in panchina) e che costituirebbe il preludio alla rivoluzione estiva. Un rinnovamento che, oltre alla guida tecnica, potrebbe coinvolgere anche gli assetti dirigenziali, con Branca tra i primi a saltare.

Per quanto riguarda la scelta del prossimo allenatore, invece, le ipotesi più affascinanti conducono a Pep Guardiola e Laurent Blanc. Il primo rappresenta il sogno, più o meno proibito, di Moratti, che punta sulla voglia del tecnico blaugrana di cercare nuovi stimoli e misurarsi con altre realtà. Una necessità che non sembra poi così nascosta, considerando che Guardiola non ha ancora rinnovato con il suo attuale club: “Non so se il mio ciclo è chiuso o se rinnoverà – ha confessa Pep recentemente – Preferisco aspettare perchè non posso lavorare in una società così esigente se non ho la forza. Devo sentirlo. Se mi aspettano bene, sennò…”.

Nel caso in cui il matrimonio tra Guardiola e il Barcellona dovesse continuare, l’alternativa di Moratti sarebbe Laurent Blanc, sotto contratto con la nazionale francese ma voglioso di tornare ad allenare una squadra di club dopo gli Europei di quest’estate. La speranza dei tifosi nerazzurri è che qualsiasi sia la scelta della società, si rinizi a lavorare per un progetto vincente, che rispetti il nome e il prestigio di questi colori.

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