Zanetti: “Ci assumiamo le nostre responsabilità. Ora pensiamo alla Champions”

C’era una volta San Siro, fortezza nerazzurra impossibile da espugnare. C’era una volta San Siro, luogo di unione tra la passione dei tifosi e la forza della squadra, miscela vincente per un’Inter vincente. Oggi non è più così.

La seconda sconfitta consecutiva in casa, ad opera di due squadre che lottano per la salvezza, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, scatenando così l’ira (giustificata) dei tifosi.  Non è servita neanche la richiesta sconsolata di un baby tifoso nerazzurro a inizio gara: “Potete vincere? Altrimenti a scuola mi prendono in giro! grazie, Filippo”, per risvegliare la squadra da questo incubo. Inter-Bologna: 0-3, grazie e arrivederci.

Nel post gara la voglia di parlare dei giocatori è la stessa che si è vista in campo: poca. Solo il Capitano cerca di dare una spiegazione ai microfoni di Inter Channel: “Questa sera, e anche nelle ultime gare, ci è capitato di non riuscire a sbloccare noi il risultato e alla prima occasione ci hanno fatto gol: così diventa tutto più difficile – spiega Zanetti – Quando ci sono questi momenti di difficoltà non riesci ad esprimerti nel modo giusto, ma sta a noi ripartire dopo tutte queste sconfitte. Non eravamo abituati a subire tanto, ci prendiamo le nostre responsabilità e proviamo a guardare avanti. Ora c’è la Champions, che è una cosa diversa, e dobbiamo reagire, per poi fare punti anche in campionato”.

“Quest’anno va tutto al contrario, dobbiamo cercare di reagire per tirarci fuori. Dobbiamo essere forti, il calcio ha di questi momenti: ci sono delle situazioni in cui va tutto bene e altri in cui non si riesce proprio. Credo che ci dobbiamo compattare più che mai. Ranieri? Dobbiamo stare uniti, tutti insieme. A Zanetti viene poi fatto notare che Moratti ha abbandonato lo stadio prima della fine dell’incontro: “È normale che sia molto dispiaciuto perché non gli stiamo dando quello che si aspetta e che merita. Quali provvedimenti prenderà la società? Questo non lo so, credo che dobbiamo stare sereni e calmi, dobbiamo prenderci le nostre responsabilità, ma il calcio non dà tempo, mercoledì c’è già un’altra importantissima gara”.

Infine Pupi chiude l’intervista con un pensiero rivolto ai tifosi: “Siamo i primi a essere tristi e amareggiati, capiamo il disappunto dei tifosi ma abbiamo bisogno di loro. Conosco il nostro pubblico, ci è sempre stato vicino nei momenti di difficoltà, spero che lo faccia ancora”.

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