Le parole di Ranieri alla vigilia di Inter-Novara

Domani, alle ore 15, l’Inter affronterà il Novara allo stadio “Giuseppe Meazza” nella gara valida per la 23^giornata del campionato di serie A. In diretta dalla sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti”, vi proponiamo le dichiarazioni rilasciate da mister Ranieri nella consueta conferenza della vigilia.

Che settimana è stata dopo la brutta battuta d’arresto di Roma?

“E’ stata particolare per due motivi: perchè non abbiamo giocato a Roma e perchè abbiamo avuto una settimana intera per lavorare. Abbiamo riflettuto tanto e adesso dobbiamo dimostrare sul campo che abbiamo imparato dai nostri errori”.

Come stanno Sneijder e Forlan?

“Stanno bene, anche se Forlan non è ancora al 100%. In ogni caso lo prenderò in considerazione”.

Moratti era molto arrabbiato. La sensazione è che a giugno cambierà parecchio, lei si sente in discussione?

“So che il mestiere dell’allenatore è questo. Ho lavorato spesso senza paracadute. Devo confermarmi partita dopo partita: dieci giorni fa l’Inter era stellare e si parlava di scudetto, adesso siamo in una situazione completamente diversa. La nostra posizione richiede equilibrio. Io qui all’Inter mi trovo molto bene e penso solo a lavorare con la stessa determinazione di quando sono arrivato”.

Quanto è stata importante la visita di Moratti alla squadra?

“Moratti è il primo tifoso e ci ha fatto sentire il suo stato d’animo. Sono state giuste le sue parole dopo la partita, noi dobbiamo rispondere sul campo”.

Le ha dato fastidio il toto-allenatore che si è scatenato in settimana?

“Fa parte del gioco…”

Avevate fatto della difesa il vostro punto di forza, ma nelle ultime due partite avete subito 8 gol…

“Sono state due gare diverse: con la Roma non siamo scesi neanche in campo, quindi la cancellerei; con il Palermo ci siamo fatti prendere dalla partita che è stata pazza, e noi ci siamo adeguati. Dobbiamo ritrovare sicurezza in difesa perchè prima o poi il gol lo facciamo”.

In quest’ottica i brasiliani forse sono un po’ allergici al calcio italiano?

“Non mi sembra sia così. E’ stata tutta la squadra che non ha fatto bene. E’ un’analisi generale, non individuale”.

In settimana ha provato un modulo diverso, il 4-2-3-1. C’è la possibilità di vederlo domani?

“Io provo un po’ tutti i moduli per abitudine. Vedremo domani…”

Ha letto le dichiarazioni di Gasperini?

“E’ amareggiato e gli auguro di togliersi al più presto le soddisfazioni che merita”.

Si immaginava una ripercussione così forte dopo la cessione di Thiago Motta?

“Dobbiamo valutare bene, il nostro calo potrebbe anche essere legato alla sua partenza. Non abbiamo giocatori simili a Thiago: la squadra era abituata a dargli palla in qualsiasi momento e ha perso un punto di riferimento. Non abbiamo un clone quindi, per forza di cose, siamo in fase di adattamento”.

Pazzini ha l’influenza. Può essere l’occasione per vedere all’opera Forlan?

“Possono giocare tutti e due…”

L’assenza di Motta crea qualche problema in più nel passaggio al 4-2-3-1?

“No, l’importante è che siano tutti in forma. Quando tutti saranno al massimo della condizione potremo fare il 4-2-3-1”.

All’Inter un allenatore viene per insegnare calcio o per gestire la squadra?

“In una squadra dove ci sono tantissimi campioni, insegnare movimenti nuovi è un po’ più difficile. Bisogna sì insegnare calcio ma anche gestire”.

I tifosi dopo Roma sono preoccupati per l’atteggiamento dei giocatori. Lei che ha il polso della situazione si sente di tranquillizzarli?

“Sabato scorso ci siamo allenati in maniera strepitosa. Non mi aspettavo una cosa del genere. E’ stato un blackout improvviso e alla Roma è venuto tutto bene. La squadra lotta e lotterà. La nostra piacevole sorpresa è stata fare quelle 7 vittorie consecutive che ci permettono di essere in una buona posizione”.

Samuel può recuperare per la Champions?

“Samuel è come Forlan, tenerlo fermo è impossibile. Non mi stupirei di vederlo tra i convocati già per il Bologna. E’ una mia sensazione conoscendo il giocatore, che non voleva neanche uscire alla fine del primo tempo di Roma”.

Quanto può essere importante il ritorno di Stankovic?

“E’ un giocatore che ho sempre voluto allenare. Sta tornando lo Stankovic che tutti i tifosi conoscono. Piano piano avremo tutti a disposizione e per il momento clou saremo al top”.

Che idea si è fatto delle polemiche tra Milan e Juve?

“E’ il calcio italiano, non mi faccio idee…”

Cercherà meno spinta dai terzini per essere più coperti?

“Un difensore deve fare il difensore prima di pensare alla fase d’attacco. Ma può fare bene tutte e due le cose. Ormai il calcio è totale e ogni giocatore deve saper fare tutto”.

Che ruolo aveva Thiago Motta nello spogliatoio?

“Era un leader, anche se silenzioso. Ma questo è uno spogliatoio fantastico, internazionale. Ci sono molti leader e per questo è uno dei migliori gruppi che ho incontrato nella mia carriera. Thiago era un giocatore completo e mi è dispiaciuto lasciarlo andare, però se era quella la sua volontà non potevamo farci niente. Io gli avevo chiesto di restare almeno fino a giugno, ma la voglia di andare a Parigi era troppa”.

Contro il Marsiglia che gara si aspetta?

“Capisco la domanda ma io sono concentrato sul Novara. Poi verrà il Bologna, quindi il Marsiglia. Spero solo di fare una grande partita”.

Cosa può dare Palombo?

“E’ stato un punto di riferimento nelle squadre in cui ha giocato. Può dare cambi di campo, personalità. E’ un giocatore di raccordo importante”.

Quando tornerà Guarin?

“Le cure stanno facendo effetto. Forse tra 15 giorni potrà tornare ad allenarsi con la squadra”.

Domani affronterà Mondonico che è uno degli allenatori più esperti del calcio italiano…

“Mi fa piacere innanzitutto che stia bene e lo abbraccerò forte domani”.

Che ruolo potrà avere Castaignos da qui a fine stagione?

“Io non ho mai avuto un giocatore con le qualità di Castaignos a quell’età. Fa sempre gol in allenamento e mi dispiace che non giochi tanto. Gli avevo proposto di andare in prestito ma lui ha chiesto di restare. E’ ancora timido, ma farà bene qui all’Inter”.

 

 

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