Poli: “Voglio fare la differenza”

Consueto appuntamento del giovedì sera su Inter channel con un giocatore nerazzurro ospite del programma Prima Serata. Questa settimana è la volta di Andrea Poli, recente scoperta del pubblico del “Meazza”, dopo la serie di infortuni che l’ha costretto a stare a lungo lontano dai campi di gioco. Ripercorriamo con le parole del centrocampista la sua breve avventura nerazzurra.

Partiamo dal momento più emozionante: il primo gol con la maglia della Beneamata, in Coppa Italia nel suo personalissimo derby con il Genoa. Queste le parole del ragazzo: “È stato fantastico, un’emozione grande, festeggiata con i miei compagni e i tifosi. Poi è un tipo di gol che mi piace molto, un uno-due riuscito bene. Grande emozione, davanti ai tuoi tifosi, e poi mi ha fatto piacere perché è stato contro il Genoa, dopo aver giocato io nella Samp”.

Ovviamente gli è stato chiesto del suo rapporto con Ranieri: “Io cerco di farmi trovare sempre pronto per quando l’allenatore, la squadra, hanno bisogno di me. Il tecnico mi parla, mi consiglia, mi sta dietro, questo è importante: lo ringrazio. L’anno è partito con dei problemi fisici e non è facile iniziare la stagione così, ma io ora spero di essere al 100% il più presto possibile, al servizio della squadra”.

Confessa, poi, di trovarsi veramente bene a Milano, sia con la dirigenza (“Moratti è una persona di spessore elevato cui ti affezioni subito, una grande persona”) sia con i compagni (“Vado d’accordo con tutti, davvero, ma è ovvio che con quelli con cui ero alla Sampdoria il rapporto è più forte”). In particolare é rimasto impressionato da Stankovic, dichiarando: “Dejan è un punto di riferimento per me, è un campione che mi ha accolto benissimo, che mi aiuta e che è un grandissimo giocatore.Il suo calcio, il suo tiro, sono incredibili: solo lui può fare queste cose”. Lo sanno bene i tifosi nerazzurri che sperano di recuperare il vero Deki per questo finale di stagione.

“Ognuno di noi fa le sue esperienze, due anni alla Samp mi sono serviti per crescere e migliorare, ora l’Inter: un vanto personale, una soddisfazione. Sono felice, penso solo a giocare e a migliorare il più possibile”. Per un classe 1989, il bagaglio di esperienza accumulato è già notevole, ma il ragazzo non si accontenta. “Spero di potermi migliorare, di diventare un giocatore che fa la differenza. Penso solo a stare tranquillo, a lavorare bene e a tenermi pronto”. In bocca al lupo.

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