Quella contro il Palermo è stata un partita strana, combattuta su un manto più nevoso che erboso da due squadre gagliarde. Lo spettacolo e i gol non sono di certo mancati, peccato per la poca affluenza di spettatori. I teloni sul manto di San Siro hanno fatto il possibile, ma la neve scesa copiosa su Milano nelle ultime ore non ha dato tregua nemmeno durante il match, così da rendere il terreno di gioco un vero e proprio campo da battaglia, dove gladiatori come Zanetti e Cambiasso non si sono di certo trovati fuori luogo. Gente più tecnica come Sneijder ha cercato le zolle più verdi per esprimersi al meglio, altri, come Milito e Miccoli, hanno dato spettacolo senza stare a guardare cosa ci fosse sotto i loro piedi. Così, il poker del Principe non è bastato all’Inter per conquistare una vittoria che sarebbe stata utilissima per avvicinarsi nuovamente al Milan, caduto all’Olimpico ai piedi di una Lazio formato Champions. Miccoli è stato imprendibile per tutti i novanta minuti, Ranocchia non vedeva l’ora che finisse la partita perché le sue lunghe leve su un campo così, dietro al salentino tascabile, proprio non potevano correre.
Con il senno di poi si possono attribuire colpe a diverse parti. In primis a Ranieri, che non è riuscito ad amministrare una partita che ad un certo punto sembrava essere in cassaforte. Poi però uno va a guardare la formazione schierata dal tecnico testaccino e i cambi effettuati in corso: dove sta l’errore? Probabilmente non c’è. E’ solo che a volte gira così. Sneijder dall’inizio insieme a Milito e Pazzini non sono andati male, anche se l’olandese è stato spesso costretto a defilarsi sulla sinistra estraniandosi un po’ dal gioco. Quando Obi ha preso il suo posto e Palombo quello di Poli sul risultato di 3-3, San Siro ha borbottato parecchio. Pochi minuti dopo però, quando l’ex capitano doriano ha lanciato Zanetti bravo poi ad apparecchiare per il poker del Principe, è esploso di nuovo. Poi Miccoli si infila nella burrosa difesa nerazzurra per l’ennesima volta riacciuffando il pareggio con un preciso diagonale. San Siro torna così a borbottare contro Ranieri, reo di aver messo uno svogliato Zarate negli ultimi minuti al posto di Milito, il quale avrebbe fatto gol anche di naso tanto era in serata di grazia.
Il calcio però va così. In due match giocati contro i rosanero, un solo punto conquistato nonostante i sette gol messi a segno. Più che la squadra, forse è mancato qualche singolo, soprattutto nelle retrovie. Budan e Miccoli hanno fatto più o meno quello che volevano, con Lucio e Ranocchia costantemente in difficoltà nel prender loro le misure. Ma purtroppo, di Samuel ce n’è uno solo e, quando manca, si sente.