Cambiano gli uomini, non il risultato

A quasi un mese dagli ottavi di Champions League, i nerazzurri scaldano i motori in coppa Italia contro il Genoa. Sulla scia dell‘entusiasmo post derby, la squadra conferma ancora una volta di essere sulla strada giusta.

Un paziente malato ha bisogno sempre di un buon medico che lo rimetta in sesto, e sembra che l’Inter abbia trovato il miglior specialista su piazza: Claudio Ranieri. La sua cura continua senza limiti, alla ricerca di anticorpi che possano anche prevenire eventuali problemi futuri.

La partita contro il Grifone è stata una buona occasione per verificare i miglioramenti di chi era appena uscito dall’infermeria di Appiano e per valutare le condizioni degli attori non protagonisti della rimonta nerazzurra. Messi tra parentesi gli elogi per l’inarrestabile Maicon (gol capolavoro) e per i sempre verdi Cambiasso e Zanetti, ieri sera a Milano è tornata a brillare la stella di Wesley Sneijder.

Per l’olandese 80 minuti caratterizzati da buone giocate e da tanto movimento senza palla. Tornato titolare dopo quasi 3 mesi, il “cecchino di Utrecht” ha bisogno di tempo per trovare la migliore condizione ma Ranieri sta già lavorando per capire dove e come inserirlo nel suo scacchiere, senza mettere in pericolo gli equilibri della squadra.

Protagonista e sorpresa della serata è stato Poli. Per il centrocampista veneto era la chance della stagione e lui, da buon giocatore qual è, si è fatto trovare pronto. In un match che, per un ex blucerchiato come lui, aveva sapore di derby, ha sfoderato una prestazione di livello, vendicando in un certo qual modo gli ex compagni doriani. Voglioso e determinato, Poli ha fatto la differenza sia in interdizione che in fase offensiva, regalandosi anche la gioia del primo gol in maglia nerazzurra con una prodezza da vero top player.

Nella serata del Meazza ritrova il campo anche Ranocchia, che non scendeva in campo dalla vittoriosa trasferta di Cesena (decisa tra l’altro da una sua rete). Costretto in panchina dal ritorno su ottimi livelli della coppia Samuel-Lucio, il centrale azzurro ha risposto positivamente alla chiamata del mister, dimostrando di essere un’ottima alternativa. Con i due colossi sudamericani davanti per Andrea la strada è in salita ma se l’Inter dovesse continuare a giocarsela su tre fronti, ci saranno sicuramente altre occasioni per mettersi in mostra. Ottime conferme anche da Faraoni. Il giovane talento nerazzurro si sta inserendo sempre di più negli schemi della squadra e dopo il rinnovo fino al 2015 si candida per un ruolo da protagonista nell’Inter del futuro.

Uniche note stonate le prestazioni di Castaignos e Zarate. L’olandese molto probabilmente andrà in prestito: ha bisogno di giocare per continuare il suo percorso di crescita e non potendolo fare in nerazzurro, è giusto che faccia esperienza altrove. Per l’argentino invece altra ‘serata no‘: pochi minuti a disposizione, sufficienti per confermare la sensazione che sia un ‘corpo estraneo’ nella rosa nerazzurra. Gli servirebbe un miracolo per essere riconfermato, ma tutti gli indizi portano a una cessione già a gennaio.

Pur cambiando molte pedine la formula Ranieri continua a funzionare. La partita di ieri sera ha confermato l’ottimo stato di salute dei nerazzurri che, impegnati in tutte e tre le competizioni, dovranno fare un grande sforzo fisico nei prossimi mesi. La rosa c’è e con qualche colpo a gennaio i tifosi sarebbero autorizzati a pensare in grande.

Impostazioni privacy