Il principe diventa re di Milano

Ci pensa Milito. Lo abbiamo aspettato per tanto tempo, ma ne è valsa la pena. Quando tutti ormai lo davano per giocatore finito, quando la stagione del Triplete sembrava solo un lontano e dolcissimo ricordo, lui è tornato, si è ripreso il trono. Ha avuto un pallone giocabile in tutta la partita e l’ha buttato dentro. Semplicemente quello che nessuno tra Ibra, Boateng, Pato, Robinho ed El Shaarawy è riuscito a fare.

E dire che il derby non era iniziato bene. Dopo appena cinque minuti, Thiago Motta aveva colpito di testa insaccando alle spalle di Abbiati, ma il gol era stato annullato per un fuorigioco inesistente. Da quel momento il Milan era cresciuto, anche se le occasioni create si limitavano alla traversa colpita da Van Bommel nel finale.

Nella ripresa, però, i rossoneri sono calati. Hanno fatto sicuramente più possesso palla, ma non sono riusciti a pungere. Pato è sembrato ancora lontano da una condizione ottimale. Al 52′ il sogno nerazzurro prende forma: Abate liscia clamorosamente su un semplice passaggio di Zanetti, Milito si invola e, solo davanti ad Abbiati, non sbaglia. Il Principe segna così il terzo gol della sua carriera nella stracittadina. Sui minuti restanti della partita c’è poco da dire: il Milan le prova tutte ma Lucio e Samuel sono insuperabili; Ranieri fa entrare Sneijder e, a due minuti dalla fine, anche Forlan.

Ora la classifica è bellissima, se pensiamo a dove eravamo appena qualche mese fa. La zona Champions ormai è a un passo. La Juventus è a soli sei punti e sembra in calo, anche se sullo scudetto scaramanticamente non diciamo nulla. Per ora godiamoci la ritrovata vena realizzativa di Milito, la ritrovata solidità difensiva e un allenatore che si sta conquistando il cuore dei tifosi a suon di risultati. Se vi pare poco…

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