Al fischio di Orsato, scatenate l’inferno

Il conto alla rovescia sta per terminare: Milan e Inter, tra poco più di ventiquattro ore si daranno battaglia sul manto erboso di San Siro. Un primo impulso interno, leggero. Basta e avanza per capire che sì, è arrivata quella partita. Ed è solo l’inizio. La mente viaggia spedita verso l’evento. Benedetto e maledetto, atteso e scongiurato. Da anni, decenni, più di un secolo ormai, è “La” partita. Milan-Inter, due essenze contrapposte, due religioni. L’unica sfida che non dura novanta minuti bensì quattordici giorni. I sette che la precedono, il giorno fatidico e i sei successivi. La solita lunga, affascinante storia meneghina. Un poema, un romanzo. Semplicemente, il derby della Madonnina.

Milano si ferma e vive l’evento dell’anno riafferrando il filo del passato. Il derby è una lunga storia, ricca ogni anno di qualche capitolo in più. Lo stadio, gli odori, i ricordi, i colori. Da una parte il candido e profondo sentimento nerazzurro, dall’altra l’arroganza rossonera forte dello scudetto cucito sul petto e del primo posto in campionato. Il tifo unito in un’arena, ottantamila cuori accesi. La festa può avere inizio. Quel che fa tremare è la duplice prospettiva. Ovvero la possibilità, al termine di due ore che sembrano due giorni, di godere all’impazzata o calarsi in un glaciale silenzio di sofferenza. Sotto a chi tocca, è la legge del derby. Tra sfottò, prese in giro, gloria e delusione. E’ qualcosa di diverso, una giostra di passione.

Il momento delle chiacchiere e dell’attesa adesso è finito, e per i cuori nerazzurri la speranza di invertire la tendenza delle ultime stracittadine è viva più che mai e giustificata dal buon momento che sta vivendo la squadra. L’Inter, non batte il Milan dal 24 gennaio 2010, quando Milito e Pandev marchiarono a fuoco un 2-0 senza storia. Come senza storia fu anche il derby precedente, quello del 29 agosto 2009, quando i nerazzurri si imposero 4-0. La speranza è quella di riprendere quel discorso, per riportare l’egemonia cittadina sulla sponda giusta del Naviglio. L’importante è assaporare ogni aspetto della stracittadina, ergendosi a fieri testimoni di un così nobile show che, da sempre, suscita emozioni imparagonabili, richiamando attorno a sé l’intero capoluogo lombardo. E’ il derby, e ormai ci siamo. In città si respira il dolce profumo della tradizione.

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