Anno nuovo, gioco nuovo

L’Inter vince e convince. Permetteteci questo incipit all’apparenza banale, ma del tutto nuovo per le pagine di questo sito.

Terminato un difficile 2011, il nuovo anno si presenta col retrogusto del magico 2010, quando le partite si chiudevano già nella prima frazione di gioco grazie ai gol di un inarrestabile Milito. Ma l’Inter che trova la quinta vittoria consecutiva grazie ai cinque gol rifilati al Parma non è più la copia sbiadita della corazzata che fu. Come nel più ottimistico dei propositi del veglione, ci ritroviamo a festeggiare l’arrivo di un anno migliore in compagnia di coloro che abbiamo sempre amato.

Beneficiati dalle due settimane di sosta e per nulla appesantiti dai bagordi natalizi, i vecchietti nerazzurri non sbagliano un colpo: Milito si ritrova infallibile davanti al portiere e sminestra assist, Cambiasso guida il pressing nella metà campo avversaria, Thiago Motta trova la rete dal limite (sperando sia un pò più benaugurante di quella che ha marcato l’inizio del 2011), Maicon pennella cross al bacio, Samuel e Julio Cesar riprendono il comando della propria area.

Ma la “vecchia” Inter nasconde in realtà novità sorprendentemente piacevoli. Il tentativo di mixare esperienza e freschezza sembra aver finalmente dato i suoi frutti con Faraoni, al primo gol in A, ma soprattutto con Ricky Alvarez, passato dal supplizio dei fischi degli esigenti tifosi nerazzurri alla standing ovation al momento della sostituzione. Assist, dribbling, inaspettate progressioni: è lui a regalare al solido 4-4-2 di Ranieri l’imprevedibilità che gli permette di essere così efficace.

Intorno a lui i compagni riescono finalmente ad interpretare il modulo con originalità, alternando scambi stretti a cambi di fronte, merce rara negli ultimi mesi a San Siro. La vittoria col Parma arriva sulla scia dei successi di fine 2011 ma se ne distacca totalmente per il modo in cui è arrivata. L’impressione è che l’ottimo lavoro compiuto da Ranieri a fine anno sia stato solo il prologo di ciò che abbiamo visto e, soprattutto, vedremo. Pressing alto e possesso palla: le chiavi del successo nel calcio moderno, adatte per una squadra giovane e talentuosa.

Adatte per l’Inter che sarà? Ce lo dirà il 2012. Noi ci sentiamo di dargli fiducia.

 

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