Come sarà il 2012 nerazzurro?

Per l’Inter si è appena concluso un 2011 a dir poco turbolento, caratterizzato da incredibili alti e bassi che hanno comunque portato la società nerazzurra a rimpolpare nuovamente la sua bacheca con la settima Coppa Italia della propria storia. Leonardo ad inizio anno seppe ricaricare le batterie ad una squadra che sembrava ormai spenta, conducendola fino al trionfo di Roma e a contendere lo scudetto al Milan di Ibrahimovic. Poi l’estate ha un po’ ridimensionato i progetti nerazzurri con la partenza di Eto’o e l’arrivo di rinforzi che ancora non sono riusciti appieno a far dimenticare il camerunense. Gasperini è durato giusto il tempo di perdere 4 partite sulle 5 disputate nelle varie competizioni, mentre con l’approdo di Ranieri la situazione sembra essere tornata quantomeno dignitosa, in attesa del mercato di gennaio che dirà molto sulle ambizioni societarie.

Nel 2011 si è passati dall’impresa di Monaco alla debacle contro lo Schalke 04 nel turno successivo di Champions, dalla vittoria della Coppa Italia alla sconfitta in Supercoppa contro il Milan. Questi altalenanti risultati sono stati frutto di un progetto societario non ancora chiaro soprattutto agli occhi dei tifosi che non riescono a vedere un futuro tracciato nelle idee dei dirigenti nerazzurri, Moratti su tutti. I repentini cambi di allenatore sono l’esempio lampante delle insicurezze che incombono su corso Vittorio Emanuele, ma l’arrivo di Ranieri sembra aver quantomeno restituito un po’ di tranquillità all’ambiente. Il lavoro del tecnico testaccino, premiato dagli ultimi risultati che hanno portato l’Inter a ridosso della zona Champions e agli ottavi della massima competizione europea, stanno dando i primi frutti, ma per continuare su questa strada sarà fondamentale operare con scelte oculate nel mercato invernale ormai alle porte.

Da definire, prima di tutto, il ruolo che potrà avere Wesley Sneijder nella compagine nerazzurra. Se l’olandese non dovesse più essere al centro del progetto tattico dell’allenatore, sarà indispensabile prenderne atto e operare altre scelte, congeniali con le idee di Ranieri. Partendo dal presupposto che comprare tanto per comprare non porterebbe alcun vantaggio e che i soldi a disposizione sono davvero limitati, dovranno esser bravi i dirigenti a cercare i colpi giusti per indirizzare al meglio un 2012 che si spera possa essere vincente come gli ultimi anni.

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