Impatto positivo di Stramaccioni: Primavera promossa

Nella pausa natalizia è tempo di primi bilanci non soltanto per la prima squadra ma anche per la Primavera di mister Stramaccioni.

Prima ancora che nei risultati l’ottimo lavoro svolto in questi mesi dal tecnico romano si è visto a livello di gioco. Rispetto ai suoi predecessori Stramaccioni ha deciso di puntare su un gioco rapido e veloce ma soprattutto di qualità, per sfruttare al meglio le caratteristiche dei giocatori a sua disposizione. Tutto questo senza mai dimenticare l’equilibrio, dote fondamentale per una squadra con l’obiettivo di primeggiare.

Andando ad analizzare nel dettaglio anche i risultati ottenuti sul campo, il rendimento dei ragazzi interisti è stato assolutamente soddisfacente. In campionato l’Inter è pienamente in corsa per le prime due posizioni che a fine stagione garantiranno la qualificazione diretta alla fase finale del torneo di categoria. I nerazzurri infatti sono a quota 23 punti, frutto di 7 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte, a sole tre lunghezze dalla testa della classifica e con una partita da recuperare (contro il Varese). Anche l’esperienza nella Next Generation Series (la Champions League giovanile) e’ stata assolutamente positiva con la qualificazione, con un turno d’anticipo, ai quarti di finale della competizione, dopo un girone concluso al secondo posto dietro il Tottenham. L’unico neo di questa prima parte di stagione e’ stata l’eliminazione agli ottavi di Tim Cup. Un’uscita di scena comunque onorevole contro la Fiorentina ai calci di rigore.

Parlando dei singoli, tre sono i giocatori che si sono messi maggiormente in mostra dimostrando di potere aspirare, in prospettiva, alla prima squadra.

Il primo a meritare la citazione è senza ombra di dubbio Lorenzo Crisetig. Il centrocampista classe ’93 ha mostrato in primis una maturità fuori dal comune. Davanti alla difesa riesce ad abbinare al meglio quantità e qualità, con una personalità rara da ritrovare in un giocatore della sua età. Dopo avere già assaggiato la prima squadra, il 2012 potrebbe essere l’anno della definitiva consacrazione.

Il secondo nome è quello di Samuele Longo. L’attaccante 19enne, dopo una parentesi al Genoa nei primi sei mesi del 2011, è tornato in estate all’Inter deciso a convincere l’entourage nerazzurro sulla bontà delle sue doti. Divenuto subito titolare Longo si è fatto apprezzare oltre che per le capacità realizzative, per il grande spirito di sacrificio messo in campo in ogni partita, qualità che lo rende un perfetto prototipo dell’attaccante moderno.

Impossibile non menzionare poi Daniel Bessa. Il piccolo trequartista italobrasiliano sotto la guida di Stramaccioni sembra essere riuscito a trovare quella continuità di rendimento che gli era mancata nella prima stagione di Primavera con Pea. Tecnica sopraffina, dribbling mortifero, le qualità per sfondare nel calcio che conta ci sono tutte. Sta a lui impegnarsi giornalmente negli allenamenti e tenere a freno quel carattere fumantino che talvolta ne ha rallentato la definitiva ascesa.

 

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