Difesa blindata, ora tutti all’attacco

Da alcune giornate a questa parte, l’Inter sembra aver ritrovato la solidità difensiva di un tempo, grazie soprattutto ai rientri di Lucio e Samuel e allo strepitoso stato di forma di Julio Cesar. Ora però, oltre a badare a difendere la propria porta, l‘obiettivo di Claudio Ranieri è quello di trasformare il suo 4-4-2 in un modulo che possa portare la squadra ad essere più pericolosa in zona offensiva. Dal 24 settembre, data di Bologna-Inter in cui andarono in gol sia Milito che Pazzini, a oggi, solo due dei 10 gol segnati in campionato portano la firma di un attaccante: Pazzini contro la Fiorentina e Castaignos a Siena. Troppo poco per una squadra che punta ai vertici in Italia e in Europa.

Molti dei problemi in attacco della compagine nerazzurra nascono probabilmente dalle assenze forzate di Maicon, Sneijder e Forlan, giocatori che per motivi fisici non hanno dato fin qui il loro apporto. Ne hanno risentito soprattutto Pazzini e Milito, orfani delle magie del trequartista olandese e dei continui cross dalla destra sfornati dal terzino brasiliano. Anche l’assenza di Forlan è pesata molto sull’economia del gioco della squadra, che ha patito la mancanza di una seconda punta capace di regalare quantità e qualità alla manovra. Quello che non è ancora riuscito a dare Mauro Zarate, nonostante abbia avuto diverse possibilità per mettersi in mostra e guadagnarsi il riscatto dalla Lazio a fine stagione.

Salta all’occhio di tutti l’assenza del campione capace di vincere le partite da solo, un tipo alla Samuel Eto’o. Dopo la partenza del camerunese alla volta della miniera d’oro russa, l’Inter ha incredibilmente risentito dell’assenza del bomber africano, capace nella scorsa stagione di mettere a segno più di trenta gol e di mandare spesso in gol i propri compagni. Manca infatti il giocatore in grado di creare superiorità numerica, e quindi di saltare l’uomo con facilità. E’ per questo, che l’Inter, nel mercato di gennaio, se farà un grosso investimento, lo concentrerà nel reparto avanzato. Il nome più gettonato resta sempre quello di Eduardo Vargas dell’Universidad de Chile, ma, con la probabile rinuncia del riscatto di Zarate, i soldi potrebbero essere investiti per un grosso colpo in estate. Magari italiano. Magari, Giuseppe Rossi.

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